Una sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti colpisce i senzatetto.
L’arroganza della guerra sta diffondendo la povertà.
Ascoltare i poveri per imparare: “Partire dai poveri per costruire una società più giusta e una comunità più includente. Per questo motivo abbiamo bisogno di conoscere e accogliere la storia di tanti fratelli e sorelle che sono in difficoltà”, testimonia il direttore di Caritas italiana, don Marco Pagniello.
Le persone che potrebbero insegnare sono moltissime. L’anno scorso sono state quasi 270 mila le persone che hanno chiesto aiuto ai 3.124 centri di ascolto della Caritas; tra esse, famiglie in stato di povertà assoluta (circa il 12 per cento della popolazione). Rispetto al 2022 si è registrato un incremento del 5,4 per cento del numero di assistiti. I dati sono contenuti nel Rapporto statistico Povertà 2024 di Caritas Italiana presentato il mese scorso da don Marco Pagniello.vi.
L’economia circolare per le cose non per le persone
Non è facile farsi “guidare” dai poveri. Non lo è stato in passato. Oggi sembra ancor più difficile. È questo un tempo in cui la povertà è colpa; è “disturbo” e alla società viene più facile nasconderla che superarla.
“Siate diffidenti verso una certa meritocrazia che viene usata per legittimare l’esclusione dei poveri, giudicati demeritevoli, fino a considerare la povertà stessa come colpa. E non accontentatevi di un po’ di filantropia, è troppo poco: la sfida è includere i poveri nelle aziende”. Lo ha chiesto il Papa ad un gruppo di amministratori delegati di grandi imprese e banche, ricevuti in udienza a metà giugno. Papa Francesco aveva fatto precedere questa richiesta da una cruda constatazione: “L’economia circolare è diventata una parola-chiave, che invita a riutilizzare e riciclare gli scarti; mentre però ricicliamo le materie e gli scarti dei materiali, non abbiamo ancora imparato – permettetemi l’espressione – a riciclare e non scartare le persone”.
Decoro e sicurezza prima di giustizia e solidarietà
Appena un mese dopo questo duro richiamo del Santo Padre, il 16 luglio, è stata pubblicata la sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti che conferisce ai governi locali di tutto il paese l’autorità di multare, arrestare e in generale punire le persone senza fissa dimora semplicemente se occupano spazi pubblici. La sentenza ha dato ragione alla piccola città rurale di Grants Pass, nell’Oregon, che aveva deciso di punire i poveri costretti a dormire all’addiaccio.
Scartare le persone; spostarle come cose da un posto all’altro; peggio: trattare i poveri come polvere che si toglie con lo straccio. Ha realisticamente constatato John Berry, presidente nazionale della Società di San Vincenzo de’ Paoli negli Stati Uniti: “Penso che una buona parte di loro si stabilirà in accampamenti nei boschi o in luoghi dove spariranno nascosti nel mezzo di una popolazione di indesiderabili. Magari lavorano, hanno un reddito, ma a causa di precedenti problemi di credito o magari di arresti per reati minori, come l’uso di marijuana o il taccheggio, hanno grandi difficoltà a trovare un proprietario disposto ad affittare loro un appartamento o una casa”.
Ora negli Stati Uniti la Corte Suprema ha sancito che i senzatetto possono essere arrestati. La Legge è lo straccio che toglie via i poveri che “impolverano” il benessere. E non importa se così i senzatetto aumenteranno; non è la loro vita che conta, ma il “decoro” e la “sicurezza” diventati valori sociali, prima della giustizia e della solidarietà.
“Miserabile agli occhi di Dio
Non succede solo negli Stati Uniti; non riguarda solo i senzatetto.
Quante volte viviamo come se fossimo noi i padroni della vita o come se dovessimo conquistarla! La mentalità mondana chiede di diventare qualcuno, di farsi un nome a dispetto di tutto e di tutti, infrangendo regole sociali pur di giungere a conquistare ricchezza. Che triste illusione! La felicità non si acquista calpestando il diritto e la dignità degli altri.
Papa Francesco lo constata nel suo Messaggio per la Giornata mondiale dei Poveri del prossimo 17 novembre, che avrà come tema La preghiera del povero sale fino a Dio (cfr Sir 21,5).
E subito porta come esempio la tragica attualità della guerra per indicare qual è la condizione della vera miseria: La violenza provocata dalle guerre mostra con evidenza quanta arroganza muove chi si ritiene potente davanti agli uomini, mentre è miserabile agli occhi di Dio.
Della guerra globale in corso, fatta di tanti pezzi, il Santo Padre sottolinea le conseguenze sulle condizioni di vita di milioni di persone: Quanti nuovi poveri produce questa cattiva politica fatta con le armi, quante vittime innocenti! Ne fa anche un caso evidente dei cambiamenti inaspettati che possono travolgere la vita di ciascuno e quelle di comunità che si ritenevano sicure del proprio futuro.
21 luglio 2024
In copertina
Particolare della copertina del libro Mentre vado. Diario di incontri di Lucio Simonato; edizioni Cleup.