Prima pellegrini, poi cronisti di speranza

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Il Giubileo della Comunicazione da venerdì 24 a domenica 26 gennaio a Roma.

È il primo evento dell’anno giubilare: un riconoscimento e una sfida.

Il Giubileo della Comunicazione è il primo appuntamento giubilare. Tra venerdì 24 e domenica 26 gennaio – giusto un mese dopo l’apertura ufficiale del Giubileo 2025 officiata da Papa Francesco alla Vigilia di Natale – sono invitate a Roma da tutto il mondo le figure professionali del settore della comunicazione: giornalisti, operatori dei media, fotografi. dirigenti e direttori di testata, videomaker, grafici, copywriter, PR, social media manager, tecnici audio e video, tipografi, informatici, e anche i loro datori di lavoro ed amministratori.

Una funzione comunitaria

Essere i primi “pellegrini di speranza” (Peregrinantes in Spem propone il motto del Giubileo 2025) è insieme un riconoscimento e una sfida per il multiforme mondo della comunicazione.

I giornalisti e gli altri operatori dei media, che ogni giorno per lavoro dialogano con milioni di persone, hanno la possibilità di dare concretezza e continuità al messaggio del Giubileo. Non si tratta tanto per dare visibilità ai suoi eventi, quanto di fare in modo che le persone si ritrovino in una comunità (diocesana o nazionale o globale) mentre vivono l’esperienza giubilare.

Aprire il calendario dei “grandi eventi” giubilare con gli operatori dei media significa per la Chiesa riconoscerne questa funzione comunitaria; in qualche modo affidarla a loro per l’intero anno, dopo che hanno potuto viverla personalmente.

La sfida sarà accettare di lavorare per dare speranza ad un mondo (locale e globale) in cui le molte conflittualità stanno facendo crescere sia rassegnazione sia rabbia. Il giornalismo, per sua natura, racconta più frequentemente la rabbia. Qualche volta racconta la rassegnazione descrivendone le cause, in modo da generare altra rabbia. È il giornalismo. Sarà dunque impegnativa una “Comunicazione giubilare”, cioè una comunicazione in grado di rafforzare le comunità, raccontando relazioni e non solo conflitti.

Gli approfondimenti internazionali

Ragioni e contenuti di una Comunicazione giubilare sono una parte rilevante dell’insieme di proposte per i pellegrini che il programma del Giubileo della Comunicazione prevede nel pomeriggio di sabato 25 gennaio sotto il titolo Dialogo con la città: meeting di carattere culturale e spirituale:

“Comunicazione e speranza”: incontro di approfondimento del dialogo iniziato il sabato mattina in Aula Paolo VI, si svolge all’Agostinianum ed è a cura del Dicastero per la Comunicazione e di Signis, l’Associazione Cattolica Mondiale per la Comunicazione.

“Jubilee of Hope. Uniting communicators for a shared journey” (Giubileo della Speranza. Unire i comunicatori per un viaggio condiviso): è a cura del Dicastero per la Comunicazione nell’ambito del Programma per i giovani comunicatori.

– “Comunicare speranza e pace”: si svolge nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, a cura dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana.

Incominciando da san Francesco di Sales

Il primo appuntamento del Giubileo della Comunicazione è nel pomeriggio di venerdì 24 gennaio nella basilica di San Giovanni in Laterano: dopo la liturgia penitenziale, alle ore 19 si celebra la Messa internazionale in occasione della festa liturgica di san Francesco di Sales, il patrono dei giornalisti.

Francesco di Sales (1567-1622) non è stato un giornalista. Prima di “studiare da prete” e è poi diventare vescovo, nel 1592 si è laureato in Diritto all’Università di Padova ed a Padova ha cominciato anche a studiare teologia. Subito dopo la laurea si iscrive all’Ordine degli Avvocati di Parigi. Alla fin dell’anno dopo però viene ordinato sacerdote e celebra la sua prima messa.

La scheda biografica di Vatican News ricorda che, come arciprete della cattedrale di Ginevra, Francesco di Sales si dedica allo studio della dottrina di Calvino “per comprenderla a fondo e per spiegare meglio le differenze con il credo cattolico e anziché ricorrere alla sola predicazione e alla disputa teologica, escogita il sistema di pubblicare, far affiggere in luoghi pubblici o lasciare porta a porta fogli e manifesti esponendo le singole verità di fede in maniera semplice ed efficace”. Per questa innovazione nella comunicazione religiosa Pio XI nel 1923 lo ha proclamato “Patrono dei giornalisti e degli operatori della comunicazione”.

È anche in riferimento a questa data del calendario liturgico che è stato programmato l’invito a Roma degli operatori dei media per il 24 gennaio, quando sarà anche diffuso il messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2025.

C’è anche Papa Francesco

Giorno centrale del Giubileo della Comunicazione è sabato 25 gennaio, che inizia con il pellegrinaggio alla Porta Santa della basilica di San Pietro.

Alle 10 nell’Aula Paolo VI il giornalista Mario Calabresi modera l’incontro culturale In dialogo con Maria Ressa e Colum McCan. Nella stessa Aula, dopo un’esibizione del maestro Uto Ughi, Papa Francesco incontra i pellegrini della Comunicazione.

Il pomeriggio è dedicato agli appuntamenti culturali e spirituali. Oltre a quelli già citati, vengono proposti:

– “Journalism as a mission, giving voice to the voiceless in the outskirts of humankind” (Il giornalismo come missione: dare voce a chi non ha voce nelle periferie dell’umanità), curato dal Vicariato di Roma nell’ Aula della Conciliazione del Palazzo Lateranense.

– “Il Giornalismo a servizio della democrazia”: un seminario a cura di Ucsi (Unione cattolica stampa italiana) con Ordine dei giornalisti, Fnsi, Stampa Estera, Copercom, Fisc, WeCa, Constructive Network, nella sede nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.

“Dalla competizione alla collaborazione. New media come vettori di speranza per i giovani in un mondo conflittuale”, nella basilica Regina degli Apostoli alla Montagnola, a cura della Famiglia Paolina.

“Comment les médias catholiques peuvent-ils être acteurs de paix?” (Come possono i media cattolici essere agenti di pace?): organizzato dalla Fédération des médias catholiques, nella chiesa di San Luigi dei Francesi.

– “Raccontare la Chiesa da Roma. Incontro con i vaticanisti”: è proposto dallaConferenza Episcopale Spagnola; si tiene nella Sala Giubileo dell’Università LUMSA (Via di Porta Castello, 44).

Per domenica 26 gennaio, il Giubileo della Comunicazione prevede alle ore 9.30 la partecipazione alla santa Messa della “Domenica della Parola di Dio” presieduta dal Santo nella Basilica di San Pietro.

8 dicembre 2024

In copertina

L’illustrazione è del vignettista don Giovanni Berti, prete della diocesi di Verona.