• A dieci anni dalla morte un convegno della Fondazione Zancan

• Venerdì 21 marzo si fa memoria anche di mons. Giovanni Nervo •
Fraternità e giustizia sociale. Don Giuseppe Benvegnù-Pasini, il dono di una vita. È l’esperienza condivisa dalla Fondazione Zancan di Padova, che ne fa il titolo di un incontro di studio. “Il titolo vuole rappresentare i valori che Don Giuseppe ha espresso con la sua vita e i suoi scritti”, si legge infatti nell’invito.
L’appuntamento è per venerdì 21 marzo, dalle 15 alle 17, a Padova nella Biblioteca del Centro Franceschi in via del Seminario 5/A.
A due anni di distanza
Il 21 marzo è un giorno speciale per la Chiesa padovana e per la Fondazione Zancan in particolare. Don Giuseppe Benvegnù-Pasini ha concluso la sua vita terrena il 21 marzo 2015; questo è dunque il decimo anniversario della sua morte. Due anni prima, era morto don Giovanni Nervo, anche lui 21 marzo 2013 primo giorno di primavera.
Per questo subito dopo la conclusione del convegno è prevista la celebrazione della Santa Messa in loro memoria, presso la cappellina dell’istituto Barbarigo.
Il programma del convegno
La memoria inizia col ripercorrerne gli insegnamenti.
Fraternità e giustizia: il senso della chiamata rivolta ad ogni persona: con questa sottolineatura il convegno di studio è introdotto dal vescovo di Padova mons. Claudio. Cipolla. La parte centrale dell’incontro, Testimoni di fraternità e giustizia, è affidata a Renato Marinaro (Caritas Italiana) e don Antonio Cecconi (Fondazione Zancan). Le considerazioni conclusive, Un’eredità preziosa e profetica, sono proposte da Tiziano Vecchiato (Fondazione Zancan).
Gemme del cambiamento
Nell’invito la Fondazione Zancan anticipa i contenuti che sottendono la scelta del titolo del convegno.
Don Giuseppe ha espresso con la sua vita e i suoi scritti cosa significa donare e donarsi per l’umanità sofferente. È stata una vita di carità, solidarietà, giustizia, fraternità e democrazia. Nei suoi scritti queste dimensioni hanno tante interpretazioni sociali: volontariato, terzo settore, aiuti umanitari, accoglienza dei bambini stranieri, servizi sociali, lotta alla povertà, diritto alla salute, cittadinanza solidale, migrazioni, cittadini invisibili, emergenze, servizio civile, sottosviluppo, la pace, la difesa non violenta, tanti modi di essere persone e socialità.
Insieme a don Giovanni Nervo le chiamava gemme del cambiamento sociale. Erano altrettante chiamate alla fraternità evangelica.
DIARIO DI COMUNITÀ / VENERDÌ 21 MARZO 2025
In copertina
Mons. Giovanni Nervo e mons. Giuseppe Benvegnù-Pasini: entrambi nell’eternità nel primo giorno di primavera.