Ciclo di incontri organizzati dalla Pastorale sociale e del lavoro in tutta la diocesi.
Utile leggere anche la Dichiarazione ufficiale delle Conferenze episcopali europee.
“Noi, vescovi delegati delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea, invitiamo tutti i cittadini, in particolare i cattolici, a prepararsi e a esprimere il proprio voto nelle prossime elezioni europee di giugno 2024”.
La settimana scorsa (mercoledì 13 marzo) sono stati i vescovi della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (COMECE) a richiamare l’attenzione dei credenti sulle prossime elezioni del Parlamento europeo. Hanno sottoscritto la Dichiarazione ufficiale “Per un voto responsabile che promuova i valori cristiani e il progetto europeo”.
Questa settimana (lunedì 18 marzo) è il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, a insistere. Lo fa richiamando proprio il documento dei vescovi europei ed inserendo una ragione specifica per la valorizzazione dell’Europa: la pace.
“La storia esige di trovare un quadro nuovo, un paradigma differente, coinvolgendo la comunità internazionale per trovare insieme alle parti in causa una pace giusta e sicura. Proprio su questo versante gli Stati e i popoli europei, le stesse istituzioni dell’Unione europea, devono riscoprire la loro vocazione originaria, improntando le relazioni internazionali alla cooperazione attraverso – come affermava Robert Schuman nella Dichiarazione del 9 maggio 1950 – «realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto». Questa Europa vivrà a giugno una grande occasione di partecipazione popolare per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo”.
Il cardinale Zuppi ne ha parlato nell’introduzione alla sessione primaverile del Consiglio Episcopale Permanente (Roma, 18-20 marzo 2024).
Dalla Riviera del Brenta all’Alto Vicentino
Si inserisce in questa attenzione l’iniziativa dell’Ufficio della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Padova che tra aprile e maggio propone un ciclo di incontri informativi sulle principali competenze dell’Unione Europea: quelle del mercato unico, ma anche quelle dell’ambiente, della cittadinanza comune, delle frontiere esterne, dei diritti sociali e civili. Si tratta di tematiche attorno a cui ruotano le prossime elezioni europee dell’8 e 9 giugno 2024.
Il ciclo “copre” la geografia della diocesi di Padova: dalla Riviera del Brenta all’Alto Vicentino, dalla Bassa Padovana alla città di Padova. Realizzata con il supporto del centro Europe Direct Padova e del centro Europe Direct Venezia Veneto, la serie di incontri si avvale di studiosi dell’Università di Padova, con l’esclusione dell’ultimo appuntamento che ha per interlocutore il direttore della rivista Aggiornamenti sociali.
Tra l’8 aprile e il 16 maggio
Il ciclo di incontri della Pastorale sociale e del lavoro della Chiesa padovana ha per titolo “Voto Europa. Cosa si decide in Europa per noi”. Questo il calendario degli appuntamenti, che iniziano tutti alle ore 20.30.
- 8 aprile – Dolo Cinema Italia, via Comunetto, 12:
Transizione ecologica e politiche energetiche – interviene Elena Buoso professoressa di Diritto dell’ambiente; - 15 aprile – Thiene Sede delle Opere Parrocchiali, via San Francesco, 4:
Frontiere esterne, migrazione e sicurezza comune – interviene Bernardo Cortese professore ordinario di Diritto dell’Unione Europea; - 18 aprile – Cittadella Patronato Pio X, Borgo Treviso, 74:
Sviluppo economico e transizione digitale – interviene Gianluca Toschi professore di Economia dell’integrazione europea; - 19 aprile – Monselice Parrocchia Redentore, Centro “Don Bosco” via Costa Calcinara 101:
Solidarietà europea e diritti sociali – interviene Giovanni Comazzetto ricercatore in Diritto internazionale e comunitario; - 16 maggio – Padova Sala Cardinal Callegari via Curtatone e Montanara, 4:
Cittadini europei e sfide future – interviene Giuseppe Riggio S. J. direttore di Aggiornamenti Sociali.
Un tempo decisivo per l’Unione Europea
Competenze, temi di dibattito politico e quindi di scelte elettorali: i contenuti degli incontri della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Padova non sono solo questo. Colgono soprattutto la sfida che l’Unione europea ha davanti al proprio futuro. La indicano sinteticamente i vescovi europei nella loro Dichiarazione.
“Oggi l’Europa e l’Unione Europea stanno attraversando tempi difficili e incerti, con una serie di crisi negli ultimi anni e vere e proprie sfide da affrontare nel prossimo futuro, come le guerre in Europa e nei paesi vicini, le migrazioni e l’asilo, il cambiamento climatico, la crescente digitalizzazione e l’uso dell’intelligenza artificiale, il nuovo ruolo dell’Europa nel mondo, l’allargamento dell’Unione Europea e la modifica dei trattati, ecc.”.
È il tempo di una nuova progettazione dell’Europa. Il nuovo Parlamento e la nuova Commissione dell’Unione saranno decisivi: o l’Europa si “approfondirà” come struttura istituzionale, politica e democratica, o non sopravviverà ai nazionalismi.
Non è un caso che soprattutto la Destra italiana e le Destre europee si siano impegnate da tempo nella campagna elettorale per il Parlamento europeo, in altre occasioni vissuta senza particolari preoccupazioni. Chi ha in mente una “riduzione” dell’Unione Europea a club economico di governi si sta attrezzando per avere una forte voce nel parlamento dell’Unione.
I criteri per decidere il proprio voto
Su questo punto la Dichiarazione dei vescovi europei è del tutto esplicita, specie in riferimento ai compiti dei credenti.
“Molti dei padri fondatori dell’Unione Europea erano cattolici praticanti che credevano fortemente nella dignità di ogni essere umano e nell’importanza della comunità”.
Dopo averlo ricordato, i vescovi segnalano che c’è un compito da continuare a svolgere.
“È nostra responsabilità fare la scelta migliore possibile nelle prossime elezioni.
“Come cristiani dobbiamo cercare di discernere bene per chi e per quale partito votare in un momento così importante per il futuro dell’Unione Europea. (…)
“Ciò che è importante è votare per persone e partiti che chiaramente sostengano il progetto europeo e che riteniamo ragionevolmente vorranno promuovere i nostri valori e la nostra idea di Europa, come il rispetto e la promozione della dignità di ogni persona umana, la solidarietà, l’uguaglianza, la famiglia e la sacralità della vita, la democrazia, la libertà, la sussidiarietà, la salvaguardia della nostra casa comune”.
E perché non ci siano dubbi sui criteri cui affidarsi nello scegliere partito e candidato al seggio elettorale di sabato 8 e domenica 9 giugno, la Dichiarazione della Comece conclude con un appello.
“Impegniamoci per il progetto europeo, che è il nostro futuro, anche votando responsabilmente alle prossime elezioni!”.
20 marzo 2024
Informazioni
Per informazioni sul ciclo di incontri “Voto Europa. Cosa si decide in Europa per noi”: Ufficio Diocesano Pastorale Sociale, c/o Curia Vescovile – via Dietro Duomo 15 – 35139 Padova – tel. 049-8771705 – e-mail: pastoralesociale@diocesipadova.it.
In copertina
Uno dei manifesti dell’Unione Europea per le elezioni del Parlamento dell’Unione.