Per il Consiglio dell’Unione europea.
Per rendere effettivo il diritto ai servizi digitali occorre fornire apprendimento permanente, ma anche mantenere contemporaneamente i servizi non digitali.
La digitalizzazione ha molto aiutato gli anziani durante la crisi di Cororavirus, ma si è visto che il divario digitale tra generazioni è significativo e cresce con l’età. Ecco perché il Consiglio dell’Unione europea (l’organismo dove i ministri degli stati membri coordinano le politiche) il 9 ottobre 2020 ha dedicato la seduta al tema “Diritti umani, partecipazione e benessere degli anziani nell’era della digitalizzazione”. Nelle conclusioni, il Consiglio ha invitato gli stati membri ad assicurare agli anziani l’accesso ai servizi digitali, fornendo loro competenze digitali se non le hanno attraverso iniziative specifiche e mirate di apprendimento permanente, ma a mantenere contemporaneamente i servizi non digitali. È interessante notare che a più riprese il Consiglio esorta ad avere riguardo alle differenze tra uomini e donne, specialmente le più anziane, nell’assicurare tutti i diritti di benessere psicofisico e sociale, inclusa la lotta alla povertà.
Il Consiglio ha invitato la Commissione europea a inserire nel Libro verde sull’invecchiamento (Green Paper on Ageing, relativo al Report di cui ha parlato la commissaria Šuica) un capitolo dedicato ai diritti degli anziani con disabilità, e ha suggerito tre azioni che sono in suo potere.
VALUTARE LA POSSIBILITÀ DI CREARE una piattaforma digitale sul tema “Partecipazione e volontariato dopo la vita lavorativa”, che potrebbe essere collegata a progetti esistenti orientati all’impegno civico europeo. Tale piattaforma potrebbe fornire incentivi e informazioni agli anziani affinché partecipino ad attività transfrontaliere di volontariato avvalendosi delle conoscenze, competenze e capacità acquisite. Potrebbe inoltre informare le autorità locali e altri attori in merito a strategie e progetti volti a coinvolgere gli anziani in attività di volontariato e fornire alle persone interessate uno spazio in cui ricevere un maggiore orientamento nella ricerca di opportunità di volontariato.
PROMUOVERE ulteriori scambi intergenerazionali mediante attività di volontariato che possano offrire ai giovani opportunità per aiutare gli anziani e interagire con loro, anche facendo leva sui programmi pertinenti dell’UE come il Corpo europeo di solidarietà, il cui scopo è aiutare i giovani a rendere un contributo significativo alla società, acquisendo nel contempo competenze e abilità utili al loro sviluppo personale e professionale.
PENSARE di dedicare un capitolo separato agli anziani nel piano d’azione sull’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali annunciato nel 2021, che valuti in che modo possono essere concepite misure a livello dell’UE volte a conseguire e rafforzare l’autonomia degli anziani nell’era della digitalizzazione e a promuovere la loro partecipazione alla vita attiva e alla formazione della società, accrescendo così il benessere in età avanzata.
10 ottobre 2020
Per saperne di più
– Pilastro europeo dei diritti sociali
– Pilastro europeo dei diritti sociali / Parlamento italiano
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