I laici italiani con Papa Francesco: tregua in Ucraina

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Le morti e le sofferenze non sono la condizione per aprire serie trattative di pace.

Sostegno all’incarico affidato al cardinale Matteo Maria Zuppi.

Suonano anacronistiche e inquietanti le tesi che si oppongono a un cessate il fuoco; esse ricordano le critiche contro l’appello levato da Benedetto XV per fermare “l’inutile strage” della “grande guerra”.

Più di trenta, e molto rappresentative, associazioni e i movimenti ecclesiali italiani hanno voluto contrapporre la loro voce al coro dominante – sia politico sia mediatico – che dà per scontata e inevitabile la condizione di guerra in cui è precipitata l’Europa.

I continui richiami del Santo Padre

La citazione dell’appello di Papa Benedetto XV è utile sia a richiamare gli europei alla loro storia, sia a richiamare la altrettanto chiara posizione contemporanea di Papa Francesco.

Quanto sangue deve ancora scorrere perché capiamo che la guerra non è mai una soluzione, ma solo distruzione?

In nome di Dio e in nome del senso di umanità che alberga in ogni cuore, rinnovo il mio appello affinché si giunga subito al cessate il fuoco.

Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili. E tali saranno se fondate sul rispetto del sacrosanto valore della vita umana, nonché della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni Paese, come pure dei diritti delle minoranze e delle legittime preoccupazioni.  (Angelus di domenica 3 ottobre 2022). 

Papa Francesco non smette di ricordarci che la guerra è “una follia, un orrore, un sacrilegio, una logica perversa”.

Scenario sempre più instabile

E sono, appunto, le conseguenze della “logica perversa” della guerra a spingere le associazioni cattoliche ad alzare la voce.

In uno scenario bellico sempre più instabile, che prepara la strada all’uso di armi sempre più micidiali, è dissennato ostacolare ogni tentativo ragionevole di impedire ulteriori morti e sofferenze indicibili come condizione necessaria per aprire serie trattative di pace da parte della diplomazia internazionale con il sostegno della società civile mondiale.

Sosteniamo perciò, con la preghiera e l’impegno concreto, la missione di pace affidata al cardinale Matteo Maria Zuppi nella lettura feconda e vigile dei segni dei tempi. Spes contra Spem.

Come dicevo, le associazioni firmatarie sono le più rappresentative della comunità cattolica italiana.

ACLI, AGESCI, Azione Cattolica Italiana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Movimento dei Focolari Italia, Pax Christi, CIF, Centro Internazionale Hélder Câmara, Città dell’uomo aps, Confcooperative, Comunione e Liberazione, Coordinamento delle Teologhe Italiane, CSI-Centro Sportivo Italiano, C3DEM, Federazione Nazionale Società di San Vincenzo De Paoli, FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario), Fondazione don Lorenzo Milani, Fondazione Don Primo Mazzolari, Fondazione La Pira, Fondazione Magis, Fraternità Francescana Frate Jacopa, FUCI, Gruppo Abele, IPRI-CCP (Istituto Italiano di Ricerca per la Pace-Corpi Civili di Pace), Libera, MEC (Movimento Ecclesiale Carmelitano), MCL-Movimento Cristiano Lavoratori, Rete Viandanti, Associazione Rosa Bianca, SERMIG, Argomenti 2000.

L’Italia e la messa al bando delle armi nucleari

Presentando la loro dichiarazione mercoledì 26 luglio, sottolineano che il loro impegno per la pace è connaturato all’associazionismo cattolico.

Le associazioni e i movimenti ecclesiali che continuano, senza sosta, a chiedere la discussione pubblica sull’adesione dell’Italia al Trattato Onu 2017 di messa al bando delle armi nucleari, esprimono il loro più convinto sostegno all’azione di pace in corso della Santa Sede per fermare il conflitto in Ucraina.

Tradurre questa visione dei rapporti internazionali anche a livello di parrocchia e di comunità territoriali è ora una bella sfida: impegnativa, ma necessaria.

DIARIO DI COMUNITÀ / MERCOLEDÌ 26 LUGLIO 2023

Immagine di copertina

L’illustrazione è tratta da Vatican News