Verso il Primo Maggio: Messaggio della Conferenza episcopale italiana.
“Valorizziamo anche i beni della Chiesa con lo scopo di favorire opportunità lavorative”
Papa Francesco l’ha sottolineato già nel 2019, dopo essersi lasciato “ispirare dalla ricchezza delle riflessioni e dei dialoghi del Sinodo” dei giovani, celebrato in Vaticano nell’ottobre 2018, come egli stesso testimonia. “Il mondo del lavoro è un ambito in cui i giovani sperimentano forme di esclusione ed emarginazione. La prima e più grave è la disoccupazione giovanile, che in alcuni Paesi raggiunge livelli esorbitanti. Oltre a renderli poveri, la mancanza di lavoro recide nei giovani la capacità di sognare e di sperare e li priva della possibilità di dare un contributo allo sviluppo della società”. È un passaggio dell’Esortazione apostolica postsinodale “Christus vivit” di Papa Francesco, firmata lunedì 25 marzo 2019 nella Santa Casa di Loreto e indirizzata “ai giovani e a tutto il popolo di Dio”. Ora il tema giovani e lavoro diventa il nucleo del messaggio dei vescovi italiani per la Festa dei lavoratori del prossimo Primo Maggio 2023. Ha per titolo “Giovani e lavoro per nutrire la speranza” ed è stato predisposto dalla Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. Ne proponiamo un estratto. |
I dati sull’occupazione in Italia mettono in luce un fatto assai preoccupante: circa un quarto della popolazione giovanile del nostro Paese non trova lavoro, soprattutto nel Mezzogiorno. Essi pagano anche il conto di un modello culturale che non promuove a sufficienza la formazione, fatica ad accompagnarli nei passi decisivi della vita e non riesce a offrire motivi di speranza. Conosciamo molto bene l’impatto sulla vita ordinaria di tale situazione: vengono rimandate le scelte di vita e si rimuove dall’orizzonte futuro la generazione di figli. Estratto e titolazione a cura della redazione di Euganeo.it
|