Da cattolici, un “appello ai liberi e ai deboli”

//

“Stiamo cedendo il controllo del mondo a quattro ricconi della California”.

Intervista a Graziano Delrio

«I partiti da soli non ce la fanno, serve una mobilitazione forte, popolare», dice Graziano Delrio, senatore del Pd, ex ministro e, soprattutto, riferimento dell’associazione Comunità democratica, che domani vivrà un’attesa assemblea pubblica a Milano

Il 18 gennaio rievoca l’appello ai liberi e forti di Sturzo…

La data del nostro incontro ovviamente non è casuale. Ma io direi che oggi serve un appello “ai liberi e ai deboli”, dove i deboli siamo noi, siamo tutti noi che giorno dopo giorno stiamo cedendo il controllo del mondo, anche e soprattutto del mondo democratico, a quattro ricconi della California. Se non c’è una vera risposta “patriottica”, italiana ed europea, rischiamo di essere spazzati via.

Come associazione abbiamo osservato la grande vitalità civica e patriottica della Settimana sociale di Trieste. Abbiamo visto un importante movimento dal basso, abbiamo ascoltato un grido degli amministratori impegnati nelle realtà locali e riteniamo che la politica non possa essere distratta quando energie così importanti si mostrano capaci di leggere la nuova realtà che abbiamo di fronte.

Serve un partito per canalizzare queste energie?

La crisi della politica non si risolve serrando i gruppi dirigenti, ma riconnettendosi con i mondi vitali, con le associazioni, con gli amministratori, con chi risolve problemi importanti ogni giorno e lo fa non solo per una capacità tecnica, ma per una tensione morale, etica, per una visione del mondo.

17 gennaio 2025

Il testo

L’intervista a Graziano Delrio per Avvenire è di Marco Iasevoli. Il testo completo dell’intervista Democrazia davvero a rischio, i cattolici una risorsa essenziale è disponibile anche sul sito del quotidiano.

L’estratto e la titolazione sono della redazione di Euganeo.it.

In copertina

Il senatore Graziano Delrio in un appuntamento a Padova. Foto del Partito Democratico di Padova.