Ucraina e Medio Oriente: l’Europa tra due guerre

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Incontro del Partito Democratico Veneto a Padova.

Lorenzo Guerini venerdì 24 novembre al Crowne Plaza.

È soprattutto una speranza, l’espressione pubblica di un bisogno. Ucraina e Medio Oriente: il ruolo dell’Europa per una pace giusta e la cooperazione globale, tema dell’incontro proposto per venerdì 24 novembre dal Partito Democratico veneto, richiede scelte politiche europee e nazionali che finora non sono state sufficienti.

L’appuntamento è all’hotel Crowne Plaza (via Po 197, Padova) alle ore 17.30. Il momento centrale è l’intervista di Giuseppe Bucca, giornalista Rai, al deputato PD Lorenzo Guerini, che è stato ministro della Difesa ed attualmente è presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.

Drammatico scenario

Il contenuto dell’incontro è riassunto da Sabrina Doni (segretaria provinciale PD Padova​) e Franco Corti (segretario cittadino PD Padova​) nell’invito alla partecipazione che hanno rivolto ai Democratici padovani.

Mentre non si ferma l’invasione russa in Ucraina, il 7 ottobre è scoppiato un sanguinoso conflitto in Medio Oriente in conseguenza del terribile attacco terroristico di Hamas, che il Partito Democratico ha condannato in tutte le sedi, nel modo più netto, chiedendo la liberazione degli ostaggi e una tregua umanitaria per favorire la soluzione diplomatica.
In queste settimane stiamo assistendo alla reazione israeliana sui territori palestinesi, che sta mietendo migliaia di vittime tra i civili, tanto che anche dalle Nazioni Unite giungono appelli per un immediato cessate il fuoco.

In questo drammatico scenario ci interroghiamo sul ruolo dell’Europa, come soggetto geopolitico capace di riprendere un percorso di pace.

Un nuovo mondo instabile

Non c’è dubbio che nell’attuale contento internazionale, nuovo e spesso instabile e caotico (in Argentina l’imprevisto governo di Javier Milei prenderà il potere il 10 di dicembre) è utile di un’Europa che proponga nel mondo una voce di stabilità e di pace, che promuova e guidi azioni comuni a livello continentale sia al proprio interno sia in politica estera.

Qualche settimana fa il Parlamento Europeo ha approvato a larghissima maggioranza, con 500 voti a favore, 21 contrari e 24 astensioni, una risoluzione sulla condanna degli attacchi terroristici di Hamas, sul diritto di Israele alla propria sicurezza e sulla drammatica situazione a Gaza dove stanno morendo troppi civili innocenti.

Il Parlamento è però solo una delle Istituzioni dell’Unione e la meno decisiva in tema di politica estera.

Molte differenze tra europei

Brando Benefei, capo delegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo, ne fa una descrizione per nulla rassicurante.

Sebbene il Parlamento Europeo abbia dato prova di grande unità e responsabilità, purtroppo l’Unione Europea nel suo complesso non si sta dimostrando all’altezza della situazione, con le diverse posizioni espresse dalla Presidente von der Leyen, dall’Alto Rappresentante Josep Borrell e con le dichiarazioni di singoli Commissari che sono intervenuti a titolo personale, come nel caso del Commissario ungherese Varhelyi; ma anche rispetto alle posizioni assunte dagli Stati Membri, che si sono presentati divisi in tre blocchi in occasione del voto in seno alle Nazioni Unite su una risoluzione che chiedeva una tregua umanitaria immediata e che il governo italiano ha sbagliato a non sostenere.

Una divisione che mette in evidenza l’incapacità dell’UE di giocare un ruolo da protagonista sullo scenario mediorientale negli ultimi decenni e portare avanti il lavoro su una soluzione di pace giusta e sicura fondata sul principio dei “due popoli due Stati’’, l’unica in grado di portare stabilità e prosperità alla regione, con la fine del terrorismo e lo stop alle colonie in Cisgiordania.

Contenuti per le elezioni europee

In questo panorama è utile, certamente, ascoltare da Lorenzo Guerini informazioni e valutazioni. Altrettanto utile è per il Partito Democratico veneto avere i contenuti e le convinzioni per dialogare con tutti i veneti su Europa e pace, anche per farne l’opportunità di scelta alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.

Anche dopo le elezioni si tratterà di continuare quello che ancora Brando Benifei cita.

Ci stiamo battendo per costruire un’Europa capace di parlare con una sola voce sullo scenario internazionale e di avere una politica estera veramente comune in grado di affermare questi valori di pace e di rispetto del diritto internazionale.

Ucraina e Medio Oriente sono due tragici esempi dell’urgente necessità di questa scelta.

DIARIO DI COMUNITÀ / VENERDÌ 24 NOVEMBRE 2023

In copertina

Un gruppo di Democratici padovani alla marcia silenziosa per la pace che si è svolta a Padova il 27 ottobre scorso.