Il funerale a Carmignano di Brenta dello storico funzionario della Coldiretti.
La memoria del passato non è folclore ma onore al lavoro.
Erede, continuatore ed innovatore della presenza cattolico-democratica nel Cittadellese: Sergio Varini l’ho conosciuto così. Martedì pomeriggio, ultimo giorno dell’anno, si celebra il suo funerale nella chiesa parrocchiale di Carmignano di Brenta, il suo paese. La morte lo ha raggiunto venerdì 27 dicembre a 85 anni, dopo un periodo di malattia.
Riconoscenza del mondo agricolo
La scomparsa di Sergio Varini fa notizia nel mondo agricolo padovano; giustamente. È stato uno storico funzionario della Coldiretti di Padova ed ha guidato a lungo l’Ufficio di Zona di Cittadella.
Maurizio Canton, presidente del comprensorio di Cittadella della Coldiretti padovana, riassume: “Per decenni Sergio ha seguito per Coldiretti Padova centinaia di aziende agricole, in particolare del settore zootecnico, della zona di Cittadella. Una lunga attività svolta in anni impegnativi che hanno visto la trasformazione del settore zootecnico e lattiero caseario, tra difficoltà e conquiste”.
Paolo Dal Maso, delegato a Vicenza dell’Onaf (l’Organizzazione nazionale assaggiatori formaggi) lo ricorda come “appassionato di vita rurale, di montagna, di vita in alpeggio, di letteratura tanto da dedicare una sua inedita e minuziosa ricerca sulla tradizione della transumanza bovina in Veneto nei secoli XIX e XX, quella che dall’Altopiano dei Sette Comuni va alla pianura”. Si tratta del volume La montagna che vive in pianura. Due secoli di migrazioni di uomini e di transumanze di bestiame dalla montagna alla pianura fino alla gronda lagunare, pubblicato nel 2008.
La valorizzazione della produzione locale
Il libro si inserisce nell’impegno di Sergio Varini, anche dopo il pensionamento dalla Coldiretti, nel seguire attivamente progetti, pubblicazioni ed eventi legati alla transumanza, alla zootecnia padovana e ai formaggi di qualità, alla scoperta delle vie dei pastori in montagna. Una continuità nella vita sociale e comunitaria di Varini: “Da ricordare il suo infaticabile impegno nella divulgazione delle tipicità locali, a partire dai formaggi del territorio. Nell’ottobre del 1982 ha ideato la prima edizione di Amica Terra, portando a Cittadella per la prima volta le aziende del territorio con la vendita diretta, un grande successo dal quale poi è nato l’Ottobre Cittadellese”. È un’altra annotazione del presidente Maurizio Canton.
Non c’è solo questo. Quel libro fin dal titolo e dal sottotitolo racconta proprio l’essenza del servizio sociale e più ampiamente “politico” di Sergio Varini.
Nel titolo La montagna che vive in pianura c’è la convinzione che le persone che camminano nel futuro senza perdere se stesse sono capaci di dare vita nuova al territorio e alla comunità.
Il sottotitolo, che racconta di migrazioni di uomini e di transumanze di bestiame, è un richiamo alla consapevolezza che la memoria del passato non può essere solo poesia o folclore; è prima di tutto onore al lavoro delle persone; in questo caso bovari e pastori.
Nell’incarico che era stato di Fernando De Marzi
È questo che Sergio Varini non ha mai mancato di trasmettere in tutte le occasioni pubbliche nelle quali l’ho incontrato. Con “la sua tenacia e il suo garbo distinto” (è un’altra annotazione di Paolo Dal Maso) richiamava quando a queste attenzioni, tipiche del cattolicesimo democratico e sociale di cui la Coldiretti è stata scuola nella seconda metà del secolo scorso. E – certamente – lo ha formato a queste attenzioni l’essere diventato segretario dell’Ufficio di Zona di Cittadella della Coldiretti come successore di Fernando De Marzi, che da parlamentare è stato il padre della riforma dei Patti agrari, che ha messo al centro la persona del coltivatore (al posto di quella del “padrone”).
DIARIO DI COMUNITÀ / MARTEDÌ 31 DICEMBRE 2024
In copertina
Sergio Varini ad un incontro dell’Onaf di Vicenza.