CARTOLINA / Natale 2023

A Greccio la sacra rappresentazione del Dio della Pace:
attorno al Bambino,
bastano un Poverello, un bue, un asinello.
«Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento
che il Signore
ci ha fatto conoscere» (Lc 2,15):
così dicono i pastori dopo l’annuncio fatto dagli angeli.
Non ci lasceranno andare a Betlemme, in questo Natale.
Non sarà Natale a Betlemme, quest’anno.
Allora sia Betlemme ovunque,
nella vita e nella comunità.
Per vivere la Pace. Per essere Natale.
San Francesco, 800 anni fa, ha mostrato che si può fare.
Tornando dalla Terra Santa
Giunto quasi alla fine della sua vita,
malatissimo, San Francesco non può tornare a Betlemme.
Greccio diventa una nuova Betlemme.
Il Poverello c’era stato pochi anni prima (1219-20)
non per spirito di conquista, bensì di pace.
Niente statue, ma una greppia con del fieno a Greccio.
Gli servono il bue e l’asinello:
nell’immaginario popolare il bue e l’asinello
rappresentavano due grandi popoli, gli ebrei e i musulmani.
Si facevano la guerra l’un l’altro.
I crociati facevano la guerra all’uno e all’altro.
Allora sarà Natale a Betlemme
A San Francesco, attorno al Bambino,
bastano un Poverello, un bue, un asinello.
Non c’è un presepio a Greccio.
C’è la sacra rappresentazione del Dio della Pace.
Quando sarà Pace,
sarà Natale a Betlemme,
sarà Natale in ogni Betlemme.

In copertina
L’Istituzione del Presepio di Greccio di Guido di Graziano, tratta dalla scheda curata da Stephane Mendelssohm in Guida artistica alla provincia di Siena. Il dipinto a tempera su legno è parte di una tavola con altre storie di San Francesco d’Assisi ed è conservato alla Pinacoteca Nazionale di Siena.