Protagonisti gli anziani al Pino Verde

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Il centro sociale di Ponte San Nicolò presidio di invecchiamento attivo.

Tra i cinquecento iscritti anche i ragazzi di “Coscienze & Conoscenze“.

È giovedì mattina e al centro sociale Pino Verde di Roncaglia c’è ginnastica. Gli anziani presenti non muovono un muscolo. Sotto la guida di una professionista allenano il cervello. Per questa seduta di fitness cognitivo usano lo strumento dei sinonimi. L’educatrice coinvolge anche il visitatore occasionale: prima della mia risposta arriva però il suggerimento (sussurrato e giusto) di un partecipante. È un segno che l’allenamento funzionata.

L’allenamento cognitivo

Al Pino Verde di Roncaglia è in funzione uno dei 23 Centri sollievo attivati negli ultimi dieci anni in provincia di Padova grazie all’iniziativa di associazioni di volontariato e all’intervento delle amministrazioni comunali e dell’Ulss Euganea di Padova. Con quest’ultima l’Associazione di promozione sociale Pino Verde di Ponte San Nicolò ha una convenzione che consente la presenza di una psicologa e di una educatrice nell’attività organizzata dai volontari dell’Associazione. Le spese della sede sono sostenute dall’amministrazione comunale.

Oltre che al giovedì, le attività di sostegno cognitivo si svolgono anche al lunedì mattina. Gruppi di volontari coordinati dall’educatrice accompagnano l’allenamento cognitivo e fisico di una decina di anziani.

“In questi quattro anni il nostro Centro Sollievo è stato importante per la salute mentale dei frequentanti, ma altrettanto importante lo è stato e lo è per i loro familiari ed amici che possono affrontare insieme domande difficili e condividere risposte che altrimenti resterebbero pesantemente individuali”, commenta Pietro Coletto, il presidente del Pino Verde.

Progetto con la scuola media

Coletto ha cortesemente accettato di farci conoscere gli spazi e le attività di questo centro sociale di Ponte San Nicolò, autentico presidio di invecchiamento attivo per oltre cinquecento associati, la gran parte residenti in questo Comune della cintura urbana di Padova.

Non sono tutti anziani, gli associati: ci sono anche dei ragazzi e i loro genitori che partecipano al progetto di accompagnamento di ragazzi della scuola media di Ponte San Nicolò.

Il “doposcuola” si chiama “Coscienze & Conoscenze” ed è nato da un’idea proprio di Pietro Coletto e dal decisivo sostegno dell’amministrazione comunale allora guidata dal sindaco Enrico Rinuncini.

È un accompagnamento uno-a-uno, spiega Coletto, per cui lo studente raggiunge generalmente in breve tempo le competenze generali della classe che frequenta.

È uno dei settori nei quali le persone mettono a disposizione le loro competenze proprio grazie al centro sociale Pino Verde.

Con lo smartphone si dialoga meglio

La disponibilità è tale che si è cominciato il progetto “Università grandi adulti”: aggiornamenti su temi culturali la cui programmazione iniziale ha riscosso un buon gradimento.

Rientra in questo settore anche il “Corso per usare meglio lo smartphone”: in quattro lezioni Renzo Mazzaro darà competenze utili ad utilizzare lo smartphone soprattutto come strumento di dialogo e di interazione sia con il nucleo familiare sia con l’associazione. “Mogli e nipoti sono stati coinvolti in questa transizione tecnologia”, racconta Pietro Coletto.

Naturalmente al Pino Verde i “grandi adulti” non vanno solo per… lavorare.  Attività consolidate, che hanno resistito alla pausa del covid, sono burraco, gioco a carte, ginnastica dolce, yoga dolce, laboratorio delle Manualità al Femminile e per l’Unicef, soggiorni estivi, cure termali, trasferte culturali di un giorno. Una novità è invece il biliardo.

DIARIO DI COMUNITÀ / GIOVEDÌ 18 GENNAIO 2024

In copertina

Al centro della foto il presidente del Pino Verde Pietro Coletto con il sindaco Martino Schiavon e l’assessore Alessia Gasparin. Con loro sono gli altri sindaci di Ponte San Nicolò che hanno fondato e sostenuto il centro sociale in tutti gli anni della sua attività. Il primo da sinistra è Mariano Schiavon, primo cittadino tra il 1980 e il 1995 che ha avuto l’idea di trasformare in centro diurno per anziani il fabbricato di Roncaglia che il Comune aveva acquistato dall’Istituto di Riposo di Padova. Gli altri sindaci che hanno continuato e perfezionato il centro sociale sono stati Gaetano Calore, Giovanni Gasparin ed Enrico Rinuncini.