CARTOLINA / Pasqua 2024

Mentre la pace è tenuta in ostaggio
e la guerra innalza croci per migliaia
e migliaia di poveri Cristi.
La sera di quel giorno, il primo della settimana,
mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli
per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo
e disse loro: “Pace a voi!”.
(Vangelo di Giovanni 20,19)
Era una rassicurazione;
era l’invito a far festa dopo la sconfitta della morte.
È solo Venerdì Santo
“Pace a voi” grida quest’anno la Pasqua,
mentre la pace è tenuta in ostaggio.
La settimana di Passione sembra noi avere fine.
La guerra innalza croci per migliaia e miglia di poveri Cristi.
Come sul Golgota allora,
così ora in Terra Santa ed in Ucraina, è Venerdì Santo.
È solo Venerdì Santo, con il buio dei sepolcri, lo spaesamento.
Era stata generata dalla pace
“Pace a voi” grida quest’anno la Pasqua,
mentre anche una figlia della pace, l’Unione Europea,
parla della necessità di “preparare i cittadini alla guerra”.
È successo al Consiglio europeo del 20-21 marzo.
È stato quasi un “consiglio di guerra”,
tutto dedicato alla situazione militare in Europa,
con la perdurante aggressione della Russia all’Ucraina.
Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel
ha chiesto ai capi di Stato e di governo dell’Unione
di passare alla “modalità economia di guerra”
per rispondere alla minaccia rappresentata dalla Russia.
Le conclusioni finali sono andate addirittura oltre.
L’Unione europea è determinata ad aumentare
la sua prontezza alla difesa
e le sue capacità di difesa complessive
affinché siano all’altezza delle sue esigenze e ambizioni
nel contesto delle crescenti minacce e sfide per la sicurezza
Si capovolgono le “ambizioni” dei fondatori dell’Unione Europea,
che alla loro generazione e a quelle future
volevano, tutti insieme, assicurare la pace.
Il bisogno di Pasqua
“Pace a voi” grida quest’anno la Pasqua,
per ricordare che la Pasqua è un bisogno dell’uomo, è un bisogno dell’umanità.
Non è un fatto isolato la risurrezione del Signore,
è un fatto che riguarda tutta l’umanità;
da Cristo si estende al mondo; ha un’importanza cosmica; […]
investe tutto l’albero genealogico dell’umanità.
È il prevalere finale della vita il bisogno dell’uomo.
Lo ricorda Urbi et Orbi Papa san Paolo VI
nel messaggio per la Pasqua del 1964, da cui è tratta la citazione.
Pace a tutti: a tutti noi tutti umani, ora.
Allora sarà Festa.

In copertina
Cristo Risorto in un Graduale del XV secolo, conservato nella Biblioteca comunale “San Biagio” di Monselice.