L’Europa esiste per fare la pace

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CARTOLINA / Capodanno 2024  

Buon anno a noi elettori europei. È il miglior augurio che mi sento di fare all’inizio di questo 2024, l’anno in cui si rinnova il Parlamento dell’Unione.

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 noi europei sceglieremo chi ci rappresenta in una delle istituzioni dell’Unione Europea, il Parlamento. Daremo anche un’indicazione per la guida della Commissione europea. Per il Consiglio europeo, composto dai governi nazionali, ciascuno di noi ha già votato quando ha scelto il Parlamento nazionale.

Certo, quello che ci auguriamo di più è di vivere in pace. Oggi, 1° gennaio, è del resto la Giornata mondiale della Pace proposta dal Papa san Paolo VI. Augurarci la pace e augurarla soprattutto alle migliaia di persone che in questo giorno sono vittime della guerra è prendere degli impegni: Papa Paolo VI allora e Papa Francesco ora provvedono a rendercene coscienti.

Il discorso di Simone Veil

L’Europa unita è uno di questi impegni. L’Unione Europea è fin dal suo inizio un progetto di pace.

Il primo Parlamento europeo eletto a suffragio universale si insediò a Strasburgo 17 luglio 1979. Nel discorso di apertura all’Assemblea plenaria della prima presidente, Simone Veil (1977-2017), troviamo le ragioni e la continuità dell’impegno europeo per la pace.

In un mondo in cui l’equilibrio dei poteri finora ci ha permesso di evitare la violenza suicida di un conflitto armato fra le superpotenze, le guerre localizzate, per contro, hanno proliferato. Il periodo di pace di cui abbiamo goduto in Europa è stato una fortuna incredibile, ma nessuno di noi dovrebbe sottovalutarne la fragilità.

C’è bisogno di sottolineare la novità di questa situazione in Europa, la cui storia è un lungo capitolo di guerre fratricide e sanguinarie?

La nostra Assemblea, indipendentemente dalle differenze che ci sono tra noi, ha una responsabilità fondamentale per mantenere la pace, che probabilmente è la risorsa più importante di tutta l’Europa.

L’euro è un dividendo della pace

Oggi l’euro compie 25 anni. La moneta unica europea (vide la luce il primo gennaio del 1999) è la dimostrazione di quanto la pace possa essere innovativa e produttiva. Essa, infatti, consente di “sfruttare al massimo i benefici economici derivanti dal dividendo della pace”, hanno scritto l’altro ieri Charles Michel (presidente del Consiglio europeo), Paschal Donohoe (presidente dell’Eurogruppo), Christine Lagarde (presidente della Banca centrale europea), Roberta Metsola (presidente del Parlamento europeo) e Ursula von der Leyen (presidente della Commissione europea).

In copertina

Una rielaborazione grafica della bandiera europea. © European Union, 2023