CARTOLINA / Venerdì 8 marzo 2024
Dall’esempio di Tina Anselmi alle parole di Sergio Mattarella.
Venerdì 8 marzo al teatro di Bosco di Nanto, Vicenza, non va in scena “Tina Vagante – Una vita per la democrazia – Omaggio a Tina Anselmi”. Programmato come eventi della Giornata internazionale della Donna, lo spettacolo è sospeso causa malattia.
Ricordare Tina Anselmi è comunque un bel modo di vivere l’8 Marzo: prendo quindi a prestito per la mia Cartolina proprio l’immagine della locandina dello spettacolo.
“Vi è una ragione – ha appena detto il Presidente Sergio Mattarella nella cerimonia dell’8 Marzo al Quirinale – per la quale, nella rappresentazione della realtà, sono prevalse protagoniste femminili per esprimere l’inquietudine di un’epoca, pur non essendo altrettanto protagoniste nella vita reale della società, o forse appunto per questo, per interpretarne le aspirazioni. Le ansie di crescita, di emancipazione, l’anticipo del cambiamento recano il segno delle donne”.
Nel mondo c’è paura per l’istruzione femminile
Nell’attualità di questa Giornata c’è il tema inquietante del rispetto della Donna, troppo spesso del rispetto della vita stessa della Donna.
C’è la consapevolezza che l’Italia è tra gli ultimi in Europa per l’occupazione femminile, anche per la scarsità di servizi alla genitorialità e la debolezza del welfare territoriale.
A livello globale, “c’è una forma grave di discriminazione, che è proprio legata alla formazione della donna. Essa è infatti temuta in molti contesti, ma la via per società migliori passa proprio attraverso l’istruzione delle bambine, delle ragazze e delle giovani, di cui beneficia lo sviluppo umano”. È la constatazione fatta proprio ieri da Papa Francesco.
Intanto, dall’Ucraina alla Terra santa, sono tragicamente quotidiane l parole pronunciate dal Santo Padre nella prima omelia di questo 2024 di guerra.
“Il mondo ha bisogno di guardare alle donne per trovare la pace, per uscire dalle spirali della violenza e dell’odio, e tornare ad avere sguardi umani e cuori che vedono”.
“Noi donne dobbiamo esserci”
Vivere con Tina Anselmi queste attualità nella Giornata internazionale della Donna aiuta a svolgere i temi che esse propongono attraverso lo strumento che la parlamentare trevigiana ha sempre utilizzato: la condivisione comunitaria attraverso la partecipazione politica.
“Tina ha sempre detto: Noi donne dobbiamo esserci a fare la nostra parte. Noi con questo spettacolo cerchiamo di “esserci” e di fare la nostra piccola e modesta parte per ricordarla”.
Lo scrive Lavia Bortoli nel presentare “Tina Vagante”, lo spettacolo di cui è autrice.
In copertina
La locandina di Tina Vagante – Una vita per la democrazia – Omaggio a Tina Anselmi”. Scritto da Lavinia Bortoli e da lei interpretato con Veronica Fossa, lo spettacolo è messo in scena per la regia di Clelia Allegretta, dalla compagnia di cabaret Le Scoasse di San Vito di Leguzzano, Vicenza.