CARTOLINA / Venerdì 10 novembre 2023

Disegno di legge presentato in Senato dalla Lega di Salvini.
Se aumenti lo stipendio “aziendale” ai tuoi dipendenti non ci paghi le tasse. I tuoi dipendenti ci pagheranno le tasse. Tutti gli altri dipendenti, compresi quelli che hanno lo stipendio “normale”, continueranno a pagare le tasse. Con le tasse di tutti gli altri tu aumenti lo stipendio ai tuoi dipendenti.
Sintesi di un disegno di legge presentato al Senato dalla Lega per Salvini premier.
Credito d’imposta per coprire la spesa
Ecco l’illustrazione di Massimiliano Romeo, capogruppo leghista al Senato.
«Vogliamo dare la possibilità alla contrattazione di secondo livello, territoriale e aziendale, di utilizzare anche il parametro del costo della vita nell’attribuzione dei trattamenti economici accessori ai dipendenti pubblici e privati. Si pensi alle grandi città, dove l’inflazione ha degli effetti differenti rispetto ad altre zone del nostro Paese. Introduciamo con questa norma un elemento nuovo, attribuendo ai lavoratori una somma differenziata in base al luogo in cui ha sede l’azienda, prevedendo per i datori di lavoro privati un credito d’imposta per coprire le spese sostenute”.
Ecco il commento dell’economista Carlo Cottarelli.
“La proposta della Lega di considerare il costo della vita locale per fissare i salari nella contrattazione di secondo livello prevede che la maggiore spesa per salari sia finanziata da crediti d’imposta, ossia dallo Stato, e quindi da tasse pagate da tutti i cittadini. Geniale”.
A carico della “solita” metà degli italiani
Magari non apprezzabile da chi le tasse le paga. È di mercoledì scorso, 8 novembre, la conferma che quasi la metà degli italiani non dichiara alcun reddito.
L’analisi delle dichiarazioni dei redditi ai fini Irpef conferma un trend noto: mentre quasi la metà degli italiani (il 47 per cento) non dichiara redditi, tra i versanti è l’esiguo 13,94 per cento dei contribuenti con redditi dai 35mila euro in su a corrispondere da solo il 62,52 per cento dell’imposta sui redditi delle persone fisiche.

In copertina
L’aula del Senato della Repubblica a Palazzo Madama.