L’agricoltura biologica sta per avere la sua legge nazionale?

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La Commissione Agricoltura del Senato ha approvato il disegno di legge.
Non sono state accolte le obiezioni di fondo del mondo accademico e degli enti di ricerca.

La Commissione Agricoltura del Senato il 13 gennaio scorso ha approvato all’unanimità il disegno di legge sull’agricoltura biologica, modificando di poco il testo che era pervenuto dalla Camera. L’ha approvato in sede redigente, per cui l’aula potrà solo approvarlo o respingerlo.
Gli emendamenti approvati disattendono in larga parte i suggerimenti dei soggetti che erano stati chiamati a esprimere il parere. Per questo si veda l’articolo “L’Agricoltura è una sola”, riportato qui sotto.

Eliminato “l’interesse nazionale”

L’obiezione di base era che l’agricoltura biologica non può essere attività di interesse nazionale, come era scritto nell’articolo 1, e non si può discriminare con l’agricoltura convenzionale per quanto riguarda sicurezza e sostenibilità, dato che non esistono basi scientifiche per questa affermazione.
L’articolo 1 è stato così modificato:
“La produzione biologica è un sistema globale di gestione dell’azienda agricola e di produzione alimentare, basato sull’interazione tra le migliori prassi in materia di ambiente ed azione per il clima, di salvaguardia delle risorse naturali e, grazie all’applicazione di norme rigorose di produzione, contribuisce alla qualità dei prodotti, alla sicurezza alimentare, al benessere degli animali, allo sviluppo rurale, alla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e alla salvaguardia della biodiversità, e al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’intensità delle emissioni di gas a effetto serra stabiliti all’articolo 7-bis, paragrafo 2, della direttiva 98/70/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 ottobre 1998, e fornisce in tale ambito appositi servizi eco-sistemici, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, nel rispetto dei vincoli derivanti dall’ordinamento dell’Unione europea e delle competenze delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano. Lo Stato promuove e sostiene la produzione con metodo biologico, anche attraverso interventi volti a incentivare la costituzione di organismi, punti e piattaforme di aggregazione del prodotto e di filiere biologiche”.

Resta il sostegno economico

Come si vede, è sparito l’interesse nazionale, ma è rimasto il sostegno al metodo biologico, che più avanti si traduce nel Fondo per lo sviluppo della produzione biologica, alimentato dal contributo che i produttori di fitofarmaci devono versare nella misura del 2% del fatturato dell’anno precedente, relativo alla vendita di prodotti fitosanitari autorizzati aventi in etichetta determinate frasi di rischio/pericolo e di alcune tipologie di fertilizzanti di sintesi. Il contributo era stato istituito al fine di promuovere lo sviluppo di una produzione agricola di qualità ed ecocompatibile, sia biologica che di qualità. Ora tutto il contributo è destinato all’agricoltura biologica.
È rimasta, sia pure con differente formulazione, l’equiparazione tra agricoltura biologica e agricoltura biodinamica, che da tutto il mondo accademico e della ricerca era stata definita inammissibile. Il CNR aveva scritto: “L’agricoltura biodinamica è una pratica esoterica incompatibile col metodo scientifico come definito da Galileo Galilei e sotto il marchio di un’organizzazione privata estera“.

Controlli meno aleatori

Sui controlli, che precedentemente non erano neanche nominati, si è accolta l’esigenza di distinguere tra controllori e controllati. È infatti stato aggiunto un articolo con cui “il Governo è delegato ad adottare, entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi con i quali provvede a migliorare le garanzie di terzietà dei soggetti autorizzati al controllo, anche eventualmente attraverso una ridefinizione delle deleghe al controllo concesse dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e a rivedere l’impianto del sistema sanzionatorio“.
Ora si attende l’esito della votazione in Aula, che non è ancora stata calendarizzata.

15 gennaio 2021

Foto di copertina da Rete Rurale Nazionale

Per saperne di più
Atto Senato n. 988 – Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico

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