POZZONOVO: PREZIOSE LA SUA ESPERIENZA DI SINDACO E LA SUA VISIONE TERRITORIALE – LA PRESENTAZIONE DELLA LISTA “POZZONOVO COMUNITÀ FUTURA” –
Mario Tognin torna ad essere punto di riferimento per un’idea di comunità e di futuro a Pozzonovo. Quante sono queste persone lo diranno i voti delle elezioni amministrative del prossimo 12 giugno, quando i cittadini di Pozzonovo sceglieranno sindaco e consiglieri comunali: sulla scheda elettorale tra i candidati a sindaco troveranno anche Mario Tognin.
Al di là dei consensi che arriveranno alla lista “Pozzonovo Comunità futura” e a lui personalmente, la disponibilità di Mario Tognin è una buona opportunità per Pozzonovo. Per quanto ho avuto modo di conoscere di lui, la sua candidatura nasce sicuramente dalla volontà di offrire un’opportunità di impegno civico e di confronto comunitario a persone che sentono il desiderio di contribuire alla vita e al futuro di Pozzonovo.
Certamente nella candidatura c’è anche la consapevolezza di poter gestire una buona amministrazione comunale: sulla base di un’esperienza lunga e fruttuosa per Pozzonovo, quali sono stati gli anni tra il 1990 e il 2004 nei quali è stato sindaco e nella prospettiva di tenere Pozzonovo dentro un “sistema territoriale” più ampio, che appare prevalente nel determinare il futuro di questo Comune della Bassa padovana.
Il polo ospedaliero “Madre Teresa di Calcutta” a Schiavonia è “sulla porta di casa” con la Monselice-Mare. È di prossima realizzazione il nuovo casello autostradale sulla Bologna-Padova proprio a ridosso del territorio di Pozzonovo. Inciderà anche il probabile spostamento della sede del Consorzio agrario. Sono tre situazioni le cui potenzialità positive richiedono competenze ed apertura territoriale.
“Ho già ricoperto questo incarico e credo di conoscere il nostro territorio, i suoi pregi e le sue fragilità. Ascolterò tutti, senza distinzioni, con rispetto e attenzione”, dice infatti Mario Tognin.
La sera di mercoledì 11 maggio al Palazzo delle Associazioni c’è la prima presentazione della lista “Pozzonovo Comunità futura”. Mario Tognin la descrive così: “Si tratta di una coalizione civica aperta e inclusiva, autenticamente civica. Le persone che la compongono provengono da diverse esperienze personali e professionali. Non esistono, tra di noi, divisioni di tipo ideologico, mentre è presente la consapevole condivisione di alcuni valori. Ci unisce la comune preoccupazione di volere ridare vitalità al nostro paese”.
Credo che li unisca anche l’amore per la politica, cioè per quel volontariato civile che condivide bisogni e speranze di una comunità e cerca soluzioni. Mario Tognin parla di “un progetto unico, che si struttura come un tessuto, unendo le diverse parti in modo forte e ricavandone un insieme finale armonioso e coerente”.
Continuare a rendere desiderabile questo tipo di servizio è – secondo la mia conoscenza – la ragione principale della nuova disponibilità di Mario Tognin. Come dicevo, è già un risultato.
11 maggio 2022