Il Partito Democratico provi a pensare insieme il Veneto

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Incontri a cadenza fissa con protagonisti i parlamentari e i sindaci: l’idea nata tra segretari di Circolo ed iscritti. 

    Restiamo in contatto per pensare insieme. Ora che il risultato elettorale di domenica è chiaro e drammatico per il Partito Democratico un gruppo di segretari di Circolo del Veneto guarda avanti. “Il senso di lontananza della politica è avvertito ormai non solo da molti cittadini, come confermano i dati sull’astensionismo, ma anche da militanti attivi del nostro Partito”: la constatazione, invece delle generali geremiadi sulle responsabilità, produce una proposta: prendiamoci l’impegno di ritrovarci a cadenza fissa.
Ogni due mesi – scrivono nella proposta sostenuta anche da numerosi iscritti – i (pochi) parlamentari veneti del PD si ritrovino tutti nella sede regionale del partito di via Beato Pellegrino a Padova. Con loro l’intera segreteria regionale e le sette segreterie provinciali. Interlocutori principali siano i sindaci veneti del Partito Democratico, ai quali va assicurata anche una discussione personale con i singoli parlamentari. In diretta web i segretari di circolo e tutti gli iscritti che vorranno collegarsi.
È sicuro che la proposta verrà accolta. Funzionerà davvero se avrà continuità. Questa richiede impegno organizzativo e prima ancora una scelta politica: ricentrare il PD dagli eletti agli iscritti. Il percorso è aspro sia per gli uni che per gli altri, ma può essere la strada lungo la quale alla fine il Partito Democratico alla fine incontra anche gli elettori.
Per questo ho sottoscritto anch’io la proposta.