Inconcludente nella soluzione del problema, non nel conservare il voto di paura.
Dare la colpa ad “altri” alimenta l’illusione che esista una soluzione “nazionalistica”.
Migranti che non si spaventano, centri di detenzione che non si faranno, immigrati che non torneranno indietro da nessuna parte: anche i più recenti annunci e atti della Destra di governo in materia di immigrazione sono improduttivi.
Incapacità? Inesperienza, magari? Prima di adottare questo metro di giudizio (certamente negativo, ma anche parzialmente assolutorio) è istruttivo sfogliare all’indietro l’album dei ritratti delle persone che stanno governando l’Italia: anno dopo anno continueremo a incontrare i loro volti e le loro posizioni e le loro promesse. Stando o in maggioranza o in minoranza, l’attuale classe dirigente ha una pluridecennale e consolidata esperienza delle Istituzioni repubblicane e dei Corpi dello Stato. Sa, dunque, quello che fa.
Non significa che lo faccia bene per l’interesse generale e per la soluzione dei problemi collettivi.
Nel caso dei movimenti di popolazione non significa che le soluzioni annunciate e a volte attuate abbiano come principali destinatari i migranti, cioè il contenuto del problema. Dichiarazioni, atti parlamentari e governativi, norme amministrative hanno come principali interlocutori gli italiani: gli italiani che votano, gli italiani che si azzuffano sui personal media.
Per questo suo obiettivo, la Destra di governo sa quello che fa e ottiene risultati. Ne hanno dato distintamente conto nelle scorse settimane due ricercatori sociali.
Funziona solo la percezione
Alessandra Ghisleri (Euromedia Research) osserva: “Dal mese di marzo di quest’anno l’immigrazione è tornata ad occupare i primi posti nel ranking delle priorità monitorate tra l’opinione pubblica nazionale. Per il 74,2 per cento dei cittadini è molto (31,6 per cento) e abbastanza (42,6) importante”.
“Questa centralità è ribadita anche dalla percezione degli italiani che sovrastimano la presenza di stranieri nel nostro Paese”: è Nando Pagnoncelli (Ipsos Italia) ad aggiungere questo particolare assai rilevante proprio per gli obiettivi politici. Illustra Pagnoncelli: “Le diverse fonti disponibili stimano che in Italia ci siano all’incirca 10 stranieri ogni 100 abitanti. I nostri intervistati raddoppiano la stima: sono convinti che questa percentuale arrivi al 22 per cento”.
C’è poi – sempre descritto da Nando Pagnoncelli – un dato politico ancor più decisivo, che è insieme figlio e padre delle scelte di governo sui migranti; riguarda la stima degli immigrati irregolari: “Su 100 stranieri le fonti statistiche stimano 8,5 illegali, ma gli italiani pensano che siano approssimativamente 30”. Di conseguenza “che il fenomeno dei migranti sia una vera e propria emergenza lo pensa il 57 per cento degli italiani, dato che arriva ad oltre il 70 per cento tra gli elettori di centrodestra”.
“È solo la percezione che sembra funzionare, e ora si può dire che è oltre i livelli di guardia”, chiosa i propri dati Alessandra Ghisleri.
La bocciatura in tema di immigrazione
Alimentare e poi inseguire le percezioni e le conseguenti illusioni degli elettori non consente, però, di governare adeguatamente fenomeni come quello della migrazione. Un’opinione pubblica impaurita non ha, infatti, la pazienza di aspettare i risultati, né la disponibilità a rivedere le proprie illusioni.
Nando Pagnoncelli e Alessandra Ghisleri hanno separatamente misurato i giudizi dei cittadini sull’attività del governo in tema di immigrazione: in entrambe le ricerche l’attività è bocciata dalla maggioranza assoluta degli italiani (55 per cento rilevato da Pagnoncelli, 59,3 rilevato da Ghisleri). A contribuire alla bocciatura sono in maniera determinante proprio gli elettori dell’attuale maggioranza; essi ritengono che non sia stati raggiunti i risultati promessi; cioè che si stia facendo troppo poco rispetto alle promesse.
Non potendo negare che – dal loro punto di vista – gli elettori del centrodestra hanno ragione e dovendo – per parte sua – alimentare per ogni prossima elezione l’illusione che fermare i migranti è possibile, la Destra ha messo le mani avanti non appena arrivata al governo: quello che non si fa o si fa male è colpa degli altri; è colpa di quelli che non collaborano (l’Europa, l’Onu), di quelli che ci guadagnano (mercanti di uomini e scafisti), di quelli che addirittura aizzano le partenze (le Ong prima, il complotto internazionale poi).
È un’altra illusione ottica. È ancora più rischiosa dell’illusione ottica dell’invasione che alimenta la paura. Nel gioco di specchi delle cause e delle responsabilità delle migrazioni l’opinione pubblica italiana è, infatti, indotta a fermarsi al proprio specchio, a isolarsi nella propria paura, a sentirsi “abbandonata” e quindi a fare da sola, comunque. Nell’illusione che sia possibile una soluzione “nazionalistica” a fenomeni globali.
8 ottobre 2023
In copertina
Infografica sulla speranza che sostiene le migrazioni, proposta dal profilo dell’Ufficio Migrantes della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.