CARTOLINA / Domenica 18 giugno 2023

Giuseppe De Rita cita la Coldiretti e la DC: come fu per il padovano Fernando De Marzi.
“Quando si parla della presenza dei cattolici in politica tutti ricordano il codice di Camaldoli, in cui un gruppo di intellettuali cattolici, nello spirito di Montini, diedero vita a un progetto. Ma pochi ricordano che nello stesso periodo Pio XII mobilitò i maestri cattolici e la Coldiretti per dare una mano alla Dc. Manca questo, oggi, un “sociale” organizzato, in grado di mobilitarsi”.
Lo dice Giuseppe De Rita, intervista da Angelo Picariello per Avvenire, “con duplice riferimento ai suoi anni – 90 per l’appunto, portati bene – e alla straordinaria capacità che ha sempre avuto, il fondatore del Censis, di descrivere, da sociologo, i mutamenti d’epoca”, annota il giornalista.
In una settimana in cui si è troppo scritto, parlato e mostrato di populismo, le parole di De Rita suggeriscono una Cartolina dedicata alla politica popolare con l’immagine di uno dei suoi protagonisti: Fernando De Marzi (Monterubbiano 1916 – Cittadella, 1993), esponente di primo piano, appunto della Coldiretti, parlamentare della Democrazia Cristiana padovana, autore della legge sui Patti agrari che fece dei mezzadri italiani dei coltivatori diretti, cioè protagonisti non solo del loro destino ma anche della trasformazione sociale dell’Italia.
“C’è un partito del volontariato e del Terzo settore, ma manca un’idea di cultura collettiva, di mobilitazione, che si faccia cultura politica. Su questo bisogna lavorare, per ridare vitalità alla presenza dei cattolici”.
Lo annota ancora Giuseppe De Rita nell’intervista di domenica 18 giugno ad Avvenire.
Concluso il suo servizio politico, il senatore Fernando De Marzi si dedicò al volontariato come socio dell’Associazione Volontari Ospedalieri di Padova: una conferma della sua disponibilità comunitaria, che però aveva saputo dare grandi frutti nel sindacato e nella politica.
