Iniziativa dei consigli pastorali di Mejaniga, Sant’Andrea e San Bonaventura.
Il valore personale e comunitario del voto.
Le persone che si candidano a sindaco di Cadoneghe incontrano tutte insieme i loro concittadini. L’appuntamento è per giovedì 9 maggio alle ore 20.45 al Centro parrocchiale Sant’Andrea Apostolo in via Matteotti.
L’iniziativa è dei consigli pastorali delle tre parrocchie il cui territorio copre la gran parte del territorio amministrativo: Mejaniga, Sant’Andrea e San Bonaventura. L’invito è esplicitamente rivolto a tutte le persone che tra sabato 8 e domenica 9 giugno voteranno per scegliere il nuovo sindaco di Cadoneghe e i componenti del nuovo consiglio comunale.
Interrogare e interrogarsi
È – del resto – un’opportunità sia per gli elettori sia per i candidati: la modalità del dialogo favorisce sia la comprensione, sia il valore della partecipazione democratica. Sottolineare il valore personale e comunitario del voto è uno degli obiettivi che i tre consigli pastorali si propongono anche in questa occasione.
Non è, infatti, la prima volta che la comunità cristiana di Cadoneghe propone iniziative di confronto civico. L’appuntamento del prossimo 9 maggio può anche far tesoro del cammino sinodale che la Chiesa padovana ha compiuto nei mesi scorsi. Il fatto che a moderare l’incontro ci sia Luca Bortoli, direttore del settimanale diocesano La Difesa del Popolo, può aiutare la comunità cristiana di Cadoneghe non solo ad “interrogare” la politica, ma anche ad interrogare se stessa “dentro” la più generale cittadinanza municipale.
La Lettera post-sinodale del vescovo
“La lettura del territorio con le sue domande e tipologie particolari” è, infatti, il primo dei compiti per le Collaborazione pastorali (come è quella tra le parrocchie di Sant’Andrea, San Bonaventura e Mejaniga”, individuate dal vescovo mons. Claudio Cipolla nella Lettera post-sinodale Ripartiamo da Cana.
“La Chiesa non esiste per se stessa. Il suo centro è fuori da sé: la Chiesa abita il mondo per donare al mondo la gioia del Vangelo”, scrive ancora il vescovo di Padova nella Lettera post-sinodale. E aggiunge: “Il Vangelo matura e porta un frutto abbondante nel dialogo reciproco e fecondo con l’attuale contesto sociale e culturale. La Chiesa impara sempre da tutti, si pone accanto per ascoltare, non giudica e non allontana e si lascia continuamente provocare dalle situazioni inedite che stiamo attraversando”.
DIARIO DI COMUNITÀ / GIOVEDÌ 9 MAGGIO 2024