CARTOLINA / Venerdì 13 ottobre 2023

Cinque anni fa la legge regionale “Veneto Terra di Pace” che porta il suo nome.
Sono passati tre anni dalla morte di Claudio Sinigaglia.
Ci sono molte ragioni per un ricordo di una dei protagonisti del cattolicesimo democratico veneto negli ultimi trent’anni. Ciascuno dei suoi amici ha poi ragioni specifiche.
Con contenuti evangelici
Avendo percorso con Claudio Sinigaglia strade simili e convergenti, spesso insieme, a volte anticipandolo (per via della mia maggiore età), in questo terzo anniversario mi sembrato utili le parole che il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, ha scritte ai suoi familiari tre anni da.
Ha sempre vigilato sui rischi che la politica porta con sé, rimanendo fedele a se stesso, e allo stile evangelico di servizio per il bene comune.
Dare contenuti evangelici alla politica, senza proclamarlo ma operando nelle istituzioni è stato in effetti in suo stile.
Percorsi di dialogo permanente
In questi giorni ricorre un altro anniversario della vita di Claudio Sinigaglia. Cinque anni fa, il 16 ottobre 2018, il Consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità il progetto di legge 397 “Veneto, Terra di pace”, di cui il consigliere Sinigaglia è primo firmatario. La legge regionale 35/2018 fa del centenario della Grande Guerra non solo memoria ma impegno per la pace.
Aiutano a leggere anche l’attualità di guerra in Ucraina e in Medio Oriente, con i drammatici rischi per la pace mondiale, le parole che in qualità di relatore della legge regionale, Claudio Sinigaglia pronunciò a Palazzo Ferro Fini.
La dichiarazione “Veneto terra di pace” è un simbolo foriero di valori fondamentali, in primis nel modo di interpretare l’impegno politico, superando la logica delle armi per appianare i conflitti ma sposando la via della dialettica e del confronto democratico.
Il Veneto è stato uno degli scenari dove maggiore è stato il tributo di sangue e sofferenze, per questo crediamo sia ancor più importante dare un messaggio simbolico ma comunque forte per superare la logica del conflitto, (…) anche nell’intento di contribuire, attraverso la continuità del ricordo, a consolidare, diffondere e trasmettere alle future generazioni una cultura di pace, di fratellanza e di cooperazione tra i popoli.
Vogliamo attivare percorsi di dialogo permanente per una duratura pace tra i popoli, con specifici progetti che coinvolgano istituzioni e associazioni.
L’obiettivo è rilanciare un impegno internazionale per la costruzione di una duratura convivenza tra i popoli per evitare le tragedie vissute nel secolo scorso.

In copertina
Due settimane dopo l’approvazione della legge regionale 35/2018, Il 3 novembre 2018 Claudio Sinigaglia guida la sottoscrizione della dichiarazione del “Veneto Terra di Pace” a Villa Giusti a Padova, il luogo dell’armistizio che pose fine alla Grande Guerra. Foto dalla pagina di Andrea Zanoni.