“Laudate Deum”: esortazione apostolica di Papa Francesco nella festa del Santo di Assisi.
Cento anni fa san Paolo VI: “San Francesco è un poeta, vive poeticamente”.
Vivere la festa di san Francesco d’Assisi, il 4 ottobre, è provare a riconoscerne lo spirito di fede. È provare ad essere francescani.
Anche quest’anno Papa Francesco mette a disposizione uno strumento utile a questo scopo. Pubblica proprio oggi 4 ottobre, festa del Santo di Assisi, l’esortazione apostolica Laudate Deum, una lettera con la quale aggiorna e completa il messaggio dell’enciclica Laudato si’ pubblicata otto anni fa.
Chiamata alla corresponsabilità
“Un essere umano che pretende di sostituirsi a Dio diventa il peggior pericolo per se stesso”.
Lo scrive il Vescovo di Roma alla fine di questa lettera: è allarme e chiamata alla corresponsabilità di ogni persona di fronte all’emergenza del cambiamento climatico, prima che sia troppo tardi.
Noi tutti esseri dell’universo siamo uniti da legami invisibili e formiamo una sorta di famiglia universale, una comunione sublime che ci spinge ad un rispetto sacro, amorevole e umile (67).
Questo non è un prodotto della nostra volontà, ha un’altra origine che si trova alla radice del nostro essere, perché Dio ci ha unito tanto strettamente al mondo che ci circonda (68).
Ecco il motivo del Lodate Dio, nello spirito francescano della gioia e della gratitudine. Gioia e gratitudine del Cantico delle Creature di San Francesco, da cui era stato ricavato il titolo dell’enciclica sull’ecologia integrale.
Laudato si’, mi’ Signore,
per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta e governa,
e produce diversi frutti con coloriti fiori et herba.
Sembra ed è follia
Proprio cento anni fa, un altro Papa, san Paolo VI, scriveva di San Francesco. Nel 1923 don Giovanni Battista Montini era assistente degli Universitari cattolici e per loro recensì il libro San Francesco d’Assisi, una biografica scritta da Gilbert Keith Chesterton (autore noto soprattutto per la fortunata serie “Padre Brown”).
Ecco il Santo di Assisi nelle parole di Giovanni Battista Montini.
“San Francesco è un poeta, non solo nel senso che sente e canta la poesia, ma soprattutto che vive poeticamente.
“San Francesco è quindi un amante, nel vero senso, nel più alto senso della parola.
“Donde la temeraria immediatezza nel dare, nel fare, nel fidarsi, nel mettersi nelle condizioni più assurde: donde quella sua celerità impetuosa che sembra non avergli mai concesso di separare un pensiero dalla sua pronta esecuzione; quella coerenza completa fino alla riproduzione letterale ed integrale del principio con cui sostanziava ogni suo gesto, ogni suo atto.
“Donde ancora la sfida a tutte le compassate e opprimenti leggi del senso comune, e la creazione continua d’un’originalità individualissima, che sembra ed è follia”.
DIARIO DI COMUNITÀ / MERCOLEDÌ 4 OTTOBRE 2023
Immagine di copertina
San Francesco d’Assisi nella pagina della parrocchia di San Francesco Grande in Padova. Si tratta dell’affresco del Monastero di San Benedetto a Subiaco con il più antico ritratto di San Francesco d’Assisi, che fu qui pellegrino nel 1223.
Il testo
Esortazione apostolica LAUDATE DEUM del Santo Padre Francesco a tutte le persone di buona volontà sulla crisi climatica.