Chiamata all’impegno collettivo contro la guerra in Ucraina

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Giornata speciale di preghiera per la Pace.

Papa Francesco invita alla consapevolezza del rischio

   Si ingigantisce giorno dopo giorno la tragica illusione che la pace si faccia con le armi. La situazione che in queste ore si vive in Ucraina è esemplare: si intensificano gli sforzi diplomatici per difendere la pace e promuovere il dialogo: queste le parole; si intensificano gli apparati militari russi e quelli della Nato in tutto lo scacchiere coinvolto: questi i fatti. I cittadini sono lasciati fuori: in Ucraina, in Italia, negli Usa. In particolare noi europei assistiamo increduli; ci pare fuori della storia che qualcuno possa anche solo pensare di fare una guerra in Europa. E invece non è così: la situazione si deteriora, armi chiamano armi, l’incidente casuale o provocato può fare da scintilla in qualsia momento.
Papa Francesco chiede che ne siamo consapevoli. E una volta consapevoli, che ciascuno faccia quello che è in suo potere. Ai credenti suggerisce la potenza della preghiera.
All’Angelus di domenica scorsa ha provato ad aprirci gli occhi: “Seguo con preoccupazione l’aumento delle tensioni che minacciano di infliggere un nuovo colpo alla pace in Ucraina e mettono in discussione la sicurezza nel Continente europeo, con ripercussioni ancora più vaste. Faccio un accorato appello a tutte le persone di buona volontà, perché elevino preghiere a Dio onnipotente, affinché ogni azione e iniziativa politica sia al servizio della fratellanza umana, più che di interessi di parte. Chi persegue i propri scopi a danno degli altri, disprezza la propria vocazione di uomo, perché tutti siamo stati creati fratelli”.
Diceva queste parole, mentre la Chiesa padovana si ritrovava a Montagnana per l’annuale Marcia della Pace: mai fuori tempo, dunque, le iniziative per la pace.

Le parole per la preghiera

Per mercoledì 26 gennaio Papa Francesco propone una speciale Giornata di preghiera per la pace. Ci affida queste parole.
Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!
Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace.
Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace.
Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono.
Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace.
E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra!
Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen.

DIARIO DI COMUNITÀ / 26 GENNAIO 2022