All’inizio del nuovo anno dal governo disponibilità di finanziamenti.
Il dialogo tra Andrea Micalizzi e il Circolo del Partito Democratico di Cadoneghe.
Cadoneghe può ancora prendere il tram. Almeno può provarci. Indispensabile è, ovviamente, che si faccia trovare sul… percorso del tram.
Dall’incontro di iscritti ed elettori del Partito Democratico di Cadoneghe con Andrea Micalizzi, vicesindaco di Padova, è emerso che per Cadoneghe c’è ancora un’opportunità per entrare in SMART (il Sistema Metropolitano A Rete Tramviaria) progettato dal Comune di Padova con alcuni Comuni della Grande Padova.
“Diciamo chiaramente che vogliamo che il tram arrivi anche a Cadoneghe”, ha anticipato la nuova Alleanza Cadoneghe 2024, di cui fa parte il Partito Democratico, presentando gli obiettivi per la futura amministrazione comunale.
Anche in questa prospettiva, l’aggiornamento sul sistema tranviario metropolitano, progettato e diretto dalla segretaria del Circolo PD Cinzia Valentini, si è svolto venerdì 16 giugno in Casa del Lavoratore a Mejaniga.
I finanziamenti del PNRR per il trasporto pubblico locale
Più che una relazione il vicesindaco Andrea Micalizzi ha offerto spunti per un dialogo, al quale hanno partecipato numerosi presenti, sia per confrontare idee passato (il tema del tram a Cadoneghe ha almeno un quarto di secolo) con il presente, sia per immaginare già il tram che oltrepassa Brenta e Muson e arriva almeno a Mejaniga e discutere già di come risolvere le situazioni che il tram creerebbe.
Micalizzi con molta concretezza ha richiamato il primo tema dell’incontro: il possibile allungamento della linea Sir 1 dall’attuale capolinea a Cadoneghe. “Sul modo con cui il tram potrà essere inserito nella viabilità e nell’urbanistica di Pontevigodarzere, della Castagnara e di Cadoneghe – nota il vicesindaco di Padova – saranno indispensabili lo studio di fattibilità e le verifiche con i residenti; ma per arrivare a questo stadio, bisogna prima avere scelto il tram come mezzo di trasporto prevalente anche per Cadoneghe”.
Prevedibilmente – ha informato Micalizzi – in febbraio il Governo darà alle amministrazioni comunali la possibilità di una ulteriore manifestazione di interesse per finanziamenti del PNRR relativi al trasporto pubblico locale.
È questo il momento che, eventualmente, l’amministrazione comunale di Cadoneghe deve preparare per avere i finanziamenti necessari. “Perché il governo – al di là delle posizioni padovane dei partiti – il tram metropolitano di Padova continua a finanziarlo”, ha fatto presente Andrea Micalizzi.
Da Cadoneghe direttamente agli ospedali
Un allungamento a Cadoneghe del tram avverrebbe oggi in un quadro intercomunale modificato rispetto anche a solo qualche anno fa.
Il Sir 3 ha già un percorso intercomunale che va dai confini ovest di Rubano a Vigonza (dove il cambio anche politico di amministrazione comunale non ha modificato l’obiettivo). Per la linea Sir 2 fondi statali hanno finanziato lo studio di fattibilità per il prolungamento da Voltabarozzo ad Agripolis in comune di Legnaro, interessando interamente Ponte San Nicolò. Il tratto sud della linea Sir 1 potrebbe andare oltre la Guizza: non solo il Comune di Albignasego ma anche quello di Maserà hanno in corso verifiche sul prolungamento.
Si sta consolidando la consapevolezza che il tram non è una scelta politica, ma solo una scelta di mobilità urbana.
Già nelle dimensioni realizzate, progettate e finanziate lo SMART padovano sarà di più di tre linee. Dal capolinea Nord, ad esempio, partiranno anche corse dirette verso Voltabarozzo (oppure verso Rubano e Vigonza).
Se il capolinea Nord fosse a Cadoneghe, si potrebbe così raggiungere direttamente la zona ospedaliera attuale o la zona ospedaliera in progettazione a Padova Est.
Nel dialogo con Micalizzi è stata Alessandra Baldan, che di Cadoneghe è stata sindaco, a ricordare che l’attuale mezzo pubblico bus+tram ha costituito e continua a costituire una grave perdita per i concittadini “allontanando” di molto (disagio e tempo) la zona ospedaliera di Padova.
Accelerare la strada che salta Castagnara e Pontevigodarzere
Dall’incontro al Circolo PD di Cadoneghe è poi fatta emergere la correlazione virtuosa che si potrebbe creare tra il prolungamento a nord del Sir 1 e un’altra decisiva infrastruttura per la mobilità sempre a Padova Nord: la strada di collegamento tra la zona industriale di Cadoneghe e la tangenziale nord di Padova, che con nuovi ponti sul Muson dei Sassi e sul Brenta eviterà (se progettata esecutivamente e finanziata) sia il doppio nodo della Castagnara e del bivio per Vigodarzere, sia il soffocamento di Pontevigodarzere
Il progetto di strada alternativa già avviato dall’amministrazione comunale di Cadoneghe guidata da Michele Schiavo, è fortemente sostenuta dai Comuni di Padova, Cadoneghe e Vigodarzere, ma lo studio preliminare “giace” da mesi alla Regione Veneto, che non dà segni di attenzione.
L’inserimento della linea tranviaria in via Pontevigodarzere e poi sui due punti sul Brenta e sul Muson dei Sassi potrebbe prevedere, già in fase di progettazione (e quindi anche di piano finanziario) l’alleggerimento del traffico veicolare proprio attraverso la realizzazione della nuova strada extraurbana secondaria. Si otterrebbero così due risultati: il miglioramento urbano delle zone abitate a cavallo dei due fiumi e la velocizzazione dei collegamenti tra capoluogo e nord della provincia.
17 giugno 2023