La parrocchia Sant’Antonio ad Agropoli ha visto premiato il suo progetto.
L’Agenda 2030 dell’Onu si può realizzare anche a livello comunale.
Vallo della Lucania (Salerno), 6 giugno 2023
Egregio senatore Bedin, seguo un po’ anche le notizie del Padovano perché vi ho lavorato da giovane.
Per questo ho letto con curiosità le idee sul coinvolgimento dei giovani nella comunità locale proposte come programma amministrativo dal gruppo di Cadoneghe 2024.
La curiosità è derivata dal fatto che proprio domenica scorsa una parrocchia del nostro Cilento, Sant’Antonio ad Agropoli, è stata premiata a livello nazionale per il progetto che la vede impegnata a trasformare le sale della parrocchia in aule gratuite e accessibili a tutti, in cui gli studenti locali possano incontrarsi e stare insieme.
Da quello che ho letto su Euganeo.it, la finalità è la stessa che la coalizione Cadoneghe 2024 intende perseguire per i giovani di Cadoneghe: segno di una esigenza di socializzazione e di corresponsabilizzazione molto diffusa. Diverso, mi pare di capire, è lo strumento: a Cadoneghe si pensa che tocchi all’amministrazione comunale, qui ad Agropoli c’è l’impegno diretto e concreto di una parrocchia- Comunque anche ad Agropoli una delle finalità è “collaborare con varie agenzie territoriali (forum dei giovani, Servizio Civile, Comune, AC, Oratori…) per raggiungere obbiettivi di benessere sociale, pari opportunità, inclusione e accoglienza”.
Si tratta di una finalità attraverso la quale la parrocchia di Sant’Antonio (proprio Sant’Antonio di Padova, ecco un altro legame) ad Agropoli intende contribuire a livello locale alla realizzazione dell’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”.
Un obiettivo che riguarda non solo la comunità politica ma anche quella ecclesiale. Il premio nazionale al progetto “Aule studio Lilium” di Sant’Antonio ad Agropoli è stato infatti assegnato dal Movimento Lavoratori di Azione cattolica.
Il progetto della parrocchia del Cilento è stato premiato e sarà sostenuto finanziariamente perché risponde ad una delle finalità della gara, indicata dagli organizzatori: “Avviare un processo politico di cooperazione e corresponsabilità, che recuperi la forza dell’agire comunitario, del mettersi insieme e spendersi per un obiettivo condiviso in piena sintonia con la Dottrina sociale della Chiesa e l’impegno che papa Francesco dimostra attraverso le sue encicliche”.
L’ho fatta un po’ lunga, egregio senatore Bedin, ma mi pare davvero bello e utile che comunità lontane condividano esigenze ed esperienze molto vicine.
Pino Amato
Commenta Tino Bedin
Con questa segnalazione, Pino Amato ha condiviso con la comunità di Cadoneghe non solo lo un’esperienza, ma soprattutto lo spirito dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile: il raggiungimento del 17 Obiettivi è affidato a tutti e a ciascuno.
La prossima amministrazione comunale di Cadoneghe durerà dal 2024 al 2029, gli anni decisivi per l’Agenda 2030. Dalla lettera di Pino Amato può venire un suggerimento: arricchire il programma proprio con quegli Obiettivi: sia perché sono utili alla comunità, sia perché inserirebbero Cadoneghe in un confronto planetario.
Magari si potrebbe partire proprio dalle aule studio e dall’Obiettivo 4, con la consapevolezza che gli Obiettivo dell’Agenda 2030 dell’Onu sono tutti collegati tra loro, come esemplifica l’ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile): garantire un’istruzione di qualità, equa e inclusiva (Obiettivo 4) vuol dire anche offrire pari opportunità a donne e uomini (Obiettivo 5); per assicurare salute e benessere (Obiettivo 3), occorre vivere in un Pianeta sano (Obiettivi 6, 13, 14 e 15); un lavoro dignitoso per tutti (Obiettivo 8) richiede l’eliminazione delle disuguaglianze (Obiettivo 10).
Per restare alle aule studio, mi pare utile anche per Cadoneghe riportare la descrizione sintetica dell’idea progettuale delle Aule studio “Lilium” presentata dalla parrocchia di Sant’Antonio ad Agropoli.
Aule studio “Lilium”: il progetto
La nostra idea delle aule studio nasce dall’esigenza di fornire alla comunità uno spazio sicuro, tranquillo e confortevole, in cui gli studenti possano riunirsi per studiare e per supportarsi a vicenda.
Nella nostra città, pochi sono gli spazi in cui i giovani possono incontrarsi per dedicarsi allo studio e per questo, presso le sale della Parrocchia di S. Antonio, vorremmo portare avanti alcune proposte rivolte all’intera comunità, che hanno come finalità: creare un safe-place in cui, gli studenti, possano ritrovarsi; valorizzare lo stare insieme; garantire la presenza di tutor specializzati in BES; collaborare con varie agenzie territoriali (forum dei giovani, Servizio Civile, Comune, AC, Oratori…) per raggiungere obbiettivi di benessere sociale, pari opportunità, inclusione e accoglienza.
Considerando l’obiettivo n°4 dell’Agenda 2030 e il concetto di “educazione di qualità” che esso esprime, abbiamo pensato di dare il nostro contributo alla società, promuovendo l’idea di un’istruzione equa, inclusiva e attenta alle esigenze di ciascun individuo.
Un altro dei nostri obiettivi, è quello di accompagnare i giovani per farli sentire meno soli, maggiormente compresi e di aiutarli a raggiungere i propri traguardi.
Le aule studio saranno libere, gratuite e accessibili a tutti; costituiranno un luogo di ritrovo
strutturato in maniera semplice, in cui fermarsi per incontrare i propri amici e gli altri studenti, dove condividere idee e chiedere consiglio e dove maturare la consapevolezza di non essere soli.
Vorremmo offrire, inoltre, il servizio di “home work tutoring” che sarà completamente gratuito per i bambini provenienti da contesti familiari fragili perché, come detto in precedenza, crediamo che ognuno meriti le stesse opportunità.