CARTOLINA / Lunedì 29 gennaio 2024

Dialogo tra una cittadina di 94 anni e un maresciallo capo.
Sergio Mattarella è il mio Presidente.
È il mio Presidente anche se io non l’ho votato, perché non toccava a me votarlo.
Stabilisce l’articolo 83 della Costituzione che in Italia il Capo dello Stato è eletto dal Parlamento in seduta comune a cui si aggiungono tre delegati per ogni regione.
Votare per il Presidente della Repubblica non è toccato, perciò, neppure al carabiniere maresciallo capo che sabato scorso a Milano, durante un sit-in pro-Palestina, ha avuto un dialogo drammatico con una manifestante di 94 anni.
“E di che Paese è lei?”
La cittadina ce l’ha davanti in tenuta antisommossa e gli chiede: “Cosa ha detto il presidente Mattarella?”.
A lei ha in mente Sergio Mattarella che il giorno prima, celebrando il Giorno della Memoria, ha invitato Israele a non negare il diritto dei palestinesi ad avere uno Stato.
Lui le risponde: “Con tutto il rispetto, signora, Mattarella non è il mio presidente”.
La cittadina si sorprende che un carabiniere non abbia la cittadinanza italiana e nel dubbio gli chiede: “Ah no? E di che Paese è lei?”.
Il maresciallo capo le fuga i dubbi: “Io non l’ho votato, non l’ho scelto io, non lo riconosco”.
risponde il carabiniere.
Rispettando il proprio giuramento
“Ma non funziona così”, lo riprende la cittadina con la sicurezza dei suoi 94 anni.
Infatti, Sergio Mattarella è il Presidente del carabiniere maresciallo capo: che non aveva titolo per votarlo, ma che ha giurato lealtà al Presidente e alla Repubblica prima di diventare carabiniere.
Lo sa bene. Il giorno dopo il maresciallo si scusa: “Il presidente della Repubblica è il mio simbolo. Mi sono ritrovato a dire una frase stupida e non pensata veramente, sono mortificato. Chiedo scusa”.
In conclusione, senza dubbio: Sergio Mattarella è il suo Presidente, è il mio Presidente, è il nostro Presidente.
Sergio Mattarella è il Presidente di tutti noi italiani.
