La Regione Veneto non mette i soldi: resterà a due corsie e pericolosa.

• Dichiarazioni di Vanessa Camani •
Sul destino della SR 308 la Giunta regionale ha scritto la parola fine.
L’assessore alle Infrastrutture, Elisa De Berti, conferma che, a causa della mancanza di risorse regionali, il tanto atteso quanto necessario ampliamento della Strada regionale non ci sarà.
Un fatto grave.
Si tratta di una arteria stradale cruciale nella viabilità dell’Alta padovana, di esclusiva competenza regionale, che necessiterebbe di un radicale ripensamento, sia verso Padova che verso Castelfranco, a partire dalla connessione con la Pedemontana.
Parliamo di una strada con rilevanti carichi di traffico, che serve ad una fiorente zona artigianale e che, oggi, risulta persino estremamente pericolosa.
Ma che non vedrà mai l’intervento necessario. Perché tutte le risorse regionali disponibili saranno destinate a pagare i debiti della Strada Pedemontana, un vero buco di bilancio, che assorbe, e assorbirà per i prossimi anni, tutti i soldi del Veneto.
È strada regionale… di nome
La capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale Vanessa Camani aveva presentato un’interrogazione a palazzo Ferro Fini per sapere se c’erano i fondi per arrivare al raddoppio delle corsie della 308 che collega Castelfranco a Padova.
“L’assessore alle Infrastrutture, Elisa De Berti, sostanzialmente riconosce nero su bianco che la nuova strada del Santo è di esclusiva competenza regionale (…). Ci è stato riferito che la stima, del tutto preliminare, del costo dell’ampliamento dell’attuale carreggiata da una a due corsie per senso di marcia, supera il miliardo di euro”.
“L’assessore al Bilancio, Francesco Calzavara, ha dichiarato che quella cifra non è nella disponibilità della Regione. Si fa accenno generico ad un impegno della Regione nel reperimento delle risorse necessario per lo sviluppo delle fasi progettuali ma il tutto suona, appunto, come un de profundis”.
Il Gazzettino di Padova, intervista di Luca Marin.
In arrivo il traffico del nuovo ospedale
“Parliamo di una strada cruciale per la viabilità regionale e della provincia di Padova. In particolar modo per l’Alta padovana, dove non esiste alcuna arteria di collegamento nord-sud adeguata alle necessità del traffico di attraversamento che vuole raggiungere Padova e che sarà gravato nei prossimi anni dopo l’apertura del nuovo ospedale”.
“Non da ultimo, è destinato a rimanere irrisolto il problema della sicurezza di una strada estremamente pericolosa”.
Il Mattino di Padova, intervista di Silvia Bergamin
20 novembre 2024
In copertina
La titolazione dell’articolo del Gazzettino sull’interrogazione di Vanessa Camani.