L’Uripa presenta a Luca Zaia una dettagliata richiesta di intervento.

Intanto in tutto il Veneto le Ulss riducono le impegnative di residenzialità.
In Veneto per il 2024 serve “un maggior stanziamento di 100 milioni di euro a favore del Fondo Regionale della Non Autosufficienza da riservare alla residenzialità e semi residenzialità per anziani non autosufficienti”. L’incremento del fondo va “finalizzato a sterilizzare gli aumenti delle rette a carico dagli ospiti, delle loro famiglie e degli Enti locali quando civilmente obbligati”.
Necessità e relativi costi sono stati dettagliati dall’Uripa, la più rappresentativa associazione delle istituzioni pubbliche e del privato sociale che in Veneto assicurano l’assistenza per la non autosufficienza da età.
Roberto Volpe, presidente di Uripa, ha inviato il conto al presidente della Regione Luca Zaia, manifestando “grande preoccupazione per la situazione degli anziani non autosufficienti ospiti delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) della nostra Regione e delle loro famiglie”. La constatazione è “che oggi sia fondamentale ed inderogabile intervenire in modo deciso”.
Lunedì 11 settembre Volpe ha condiviso la lettera a Zaia con i dirigenti delle case di riposo del Veneto. Ha aggiunto “la documentazione tecnica che ha accompagnato la nota con il dettaglio delle proposte anche alla luce della costante riduzione di impegnative di residenzialità che stiamo vedendo in tutti i territori alla luce del fatto che Aziende ULSS stanno operando sulla base del riparto 2022 (DGR 1728 del 30.12.2022)”.
Pubblichiamo un estratto della lettera di Roberto Volpe a Luca Zaia e due tabelle contenute nel documento tecnico.
11 settembre 2023
Roberto Volpe
Per le migliaia di veneti non assistibili a casa
Nel Veneto contiamo 351 RSA all’interno delle quali trovano risposte socio sanitarie e assistenziali oltre 33.000 anziani di età media all’ingresso di oltre gli 82,5 anni dei quali oltre il 90% risultano in condizione di grave non autosufficienza con importanti comorbidità, e dove risultano in costante aumento le patologie neurodegenerative che già oggi colpiscono con diversi livelli di gravità oltre il 60% degli ospiti presenti.
Per meglio comprendere quale sia oggi l’impegno sanitario e socio sanitario che comporta a carico delle gestioni, consideri che il 20% dei nostri ospiti decedono nell’arco temporale di 8 mesi dall’ingresso in struttura.
Numeri questi che riflettono con oggettività la crescente necessità per i nostri anziani veneti non autosufficienti non più assistibili a domicilio, di avere una adeguata ma crescente assistenza sanitaria e socio sanitaria anche a livello residenziale.
Una necessità destinata a aumentare ulteriormente negli anni considerando che la nostra Regione conta già oggi 370.000 anziani Veneti ultraottantenni che nel 2050, arriveranno ad essere oltre 640.000 con una progressione media annuale di oltre 10.000 unità.

Un aumento di costi insostenibile per le famiglie
(…) I maggiori costi sanitari sostenuti già oggi dagli Enti e in costante crescita, hanno raggiunto un livello insostenibile per le famiglie.
Ulteriori aumenti a loro carico anche per il 2024, mi creda Signor Presidente, le famiglie non saranno più in grado di sostenerli.
Un intervento economico quello richiesto e stimato in 100 milioni di euro a carico del bilancio regionale del 2024 che comprende la inderogabile necessità di attivare almeno altre 2.700 impegnative di residenzialità che corrispondono indicativamente al + 10% rispetto alle attuali e questo, per rispondere all’aumento della domanda come sopra rappresentata che d’altro canto risulta coerente con le scelte programmatorie assunte dalla Regione Veneto sotto la Sua guida, che nell’ultimo quinquennio ha visto autorizzati e accreditati oltre 2.000 nuovi posti letto.
Diversamente questi 2.700 anziani dovranno continuare pagare rette mensili di oltre 3.000 euro.
Considerazioni e valutazioni che da anni rappresentiamo in occasione delle consultazioni che ci vengono concesse dalle Commissioni V e I sui PDL di Previsione del Bilancio della Regione Veneto ma che puntualmente sono state rigettate per la mancata copertura economica. (…)

Nel Documento tecnico di Uripa è riassunto in questo schema e successivamente motivato l’incremento del Fondo regionale per la non autosufficienza, Area anziani.
L’Uripa accompagna la tabella di sintesi con una nota: “Preliminarmente alla lettura della documentazione elaborata che segue si precisa che tutte le tabelle sono state elaborate sulla base di dati in possesso dell’Associazione e indotti, non risultando esservi a disposizione banche date accessibili”.
Generazioni da cui è dipesa la società veneta
Assicurare adeguate risorse a favore degli attuali e prossimi cittadini veneti anziani non autosufficienti rappresenterebbe sicuramente un passo importante di attenzione verso di loro, ma dimostrerebbe soprattutto l’impegno della nostra Regione verso il benessere di quelle generazioni che tanto hanno contribuito alla nostra società a cui la vita ha però riservato grandi difficoltà nel suo ultimo tratto.
Padova, 1 settembre 2023
Testo
Estratto della lettera e titolazione sono di Euganeo.it