Ora è la Croce Verde che chiama i padovani

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Il servizio di trasporto sanitario rischia di ridursi drasticamente.

Il mancato adeguamento economico delle convenzioni con Ulss e Ospedale.

A Padova la Croce Verde è un’istituzione: giuridicamente, ma soprattutto socialmente. È il servizio di trasporto sanitario per definizione.

Il suo servizio rischia ora di ridursi drasticamente e la stessa istituzione è in pericolo.

Ogni trasporto aumenta il debito

Ogni trasporto sanitario in convenzione con gli enti regionali (Ulss 6 Euganea e Azienda Ospedale Università Padova) fa perdere all’Ente circa 20 euro. Croce Verde ha già da tempo evidenziato i conti: per ogni corsa spende 69 euro contro un rimborso di 50 euro da parte degli enti in convenzione. Trasporto dopo trasporto, anno dopo anno fanno due milioni di disavanzo nel bilancio.

Venerdì 22 settembre i delegati del sindacato Funzione Pubblica Cgil di Padova hanno portato conti e preoccupazioni per la città e per la Croce Verde anche al prefetto Francesco Messina. Poi ne hanno parlato anche agli organi di informazioni.

Un’Ipab ultracentenaria

Croce Verde è una delle due Ipab (Istituzione pubbliche di assistenza e beneficenza) ultracentenarie di Padova: la più antica è AltaVita; Croce Verde segue gloriosamente con i suoi 110 anni, proprio nel 2023.

Marzo 1913: cittadini appartenenti alle più diverse categorie professionali e sociali decidono di costituire un’associazione per fornire alla città e ai cittadini un’opera gratuita di trasporto e assistenza ai feriti e ammalati.

Quella decisione continua da allora soprattutto grazie ai volontari.

L’attenzione dei cittadini

Croce Verde merita dunque tutta l’attenzione dei padovani.

Utilizziamo per fare il punto sulla situazione una opportuna intervista di Elvira Scigliano a Egidio Bassan, da poco presidente della Croce Verde, sul Mattino di Padova.

Aggiungiamo il resoconto della Cgil di Padova dopo l’incontro con il prefetto, riportando le valutazioni di Alfredo Sbucafratta, segretario provinciale della FP Cgil Padova, e di Marco Galtarossa, segretario confederale della Cgil di Padova.

Stimolante poi il commento di Amedeo Levorato, che tra il 2014 e il 2019 è stato direttore e segretario generale di Croce Verde; ne pubblichiamo un estratto dalla sua pagina Facebook.

Egidio Bressan

Dal 2016 i costi sono cambiati del tutto

Il presidente della Croce Verde, Egidio Bassan, da una parte è fiducioso, perché con l’Azienda Ospedale Università il percorso verso il partenariato – l’ente pubblico dà alla Croce Verde esattamente quello che spende – è quasi chiuso e con l’Usl 6 Euganea è a buon punto. Dall’altra parte però è inquieto perché il disavanzo di oltre 2 milioni di euro pesa come un macigno sul bilancio della Croce Verde.

Abbiamo  scritto alla Regione per spiegare la gravità della situazione. Abbiamo informato anche il presidente Luca Zaia, l’assessora alla sanità regionale Emanuela Lazzarin, il Comune e il prefetto perché da qualche parte i soldi del disavanzo devono venir fuori. Sono convinto che ci sia da parte di tutti l’intenzione di risolvere la questione, ma i tempi sono essenziali.

Bassan è al vertice dell’Ente da pochi mesi, ha ereditato il buco di bilancio, ma ci tiene a specificare alcune cose:

Non esiste in cielo né in terra che non si rinnovi un contratto e si vada avanti con 10 proroghe. Il contratto è scaduto dal 2016, i prezzi sono completamente cambiati e vanno aggiornati i tariffari coprendo tutti i costi.

Se le cose vanno avanti così la strada è una sola:

Da metà ottobre mi toccherebbe diminuire personale e mezzi, perché altrimenti ogni servizio non fa che aumentare il buco e andare verso la voragine con le evidenti conseguenze per gli ammalati.

Elvira Scigliano, Il Mattino di Padova, 23 settembre 2023

Alfredo Sbucafratta

Indispensabile l’intervento della Regione

Abbiamo deciso di congelare tutte le iniziative che avevamo previsto fino al prossimo 2 ottobre, data in cui ci reincontreremo. Proprio dal giorno prima, dal 1° ottobre, i 43 dipendenti a tempo determinato verranno messi a ferie forzate ma siamo molto preoccupati anche per l’altra cinquantina di dipendenti a tempo indeterminato la cui occupazione in Croce Verde è a forte rischio se non verrà ripianato un buco di due milioni di euro presente nel bilancio di Croce Verde.

Debito che, peraltro, non può che aumentare dal momento che oggi Croce Verde effettua trasporti in netta perdita economica.

L’unica soluzione possibile è che la Regione intervenga fuori bilancio e saldi il debito. Qui è a rischio è la stessa esistenza dell’Ente.

Cgil Padova, 23 settembre 2023

Marco Galtarossa

Limitazioni solo al settore pubblico

Si tratta di un servizio essenziale per la cittadinanza e la Regione dice sempre di avere a cuore la salute dei cittadini. Bene: lo dimostri e passi dalle parole ai fatti. Altrimenti, a partire dal 1° ottobre, saranno inevitabili i disservizi.

Già oggi, quando un paziente viene dimesso dal Pronto Soccorso, capita che debba attendere un’ora prima di accedere al trasporto per il ritorno alla propria residenza. Tra poco più di una settimana le ore di attesa potranno essere da 4 a 6. In sostanza l’assistenza domiciliare che serve a trasportare anche malati a rischio vita rischierà concretamente di saltare. E questo non è accettabile.

A maggior ragione non è accettabile quando vediamo che tutte le limitazioni alla spesa, a partire da quella necessaria per nuove assunzioni, riguardano solo il pubblico mentre invece al privato vengono continuamente erogate risorse.

La conseguenza è che molti servizi vengono esternalizzati a loro ed è quel che temiamo possa succedere con quello svolto da Croce Verde. Un’ipotesi contro cui ci batteremo con ogni mezzo a nostra disposizione.

Cgil Padova, 23 settembre 2023

Amedeo Levorato

Bloccata con un catenaccio burocratico

Quando 4 anni fa terminai con dispiacere il contratto quinquennale di direttore e segretario generale per altro incarico professionale, era stata appena ottenuta una revisione prezzi dei servizi, e l’inflazione a zero aiutava a mantenere il pareggio.

Erano state complessivamente acquistate oltre 40 nuove ambulanze in 5 anni, essenziali per il servizio ai cittadini, completamente ristrutturata la sede, assunti numerosi infermieri, realizzato un completo e profondo aggiornamento formativo per dipendenti e volontari. Tutto pagato senza debiti.

Costretta ad una lunghissima e costosissima causa legale

Nonostante le sollecitazioni, ULSS6 e Azienda Ospedaliera avevano costretto Croce Verde ad una lunghissima e costosissima causa legale dal TAR al Consiglio di Stato su fino all’Alta Corte di Giustizia della UE, perché Croce Verde chiedeva di applicare e far valere una legge regionale del Veneto (voluta da De Poli, assessore al sociale) che permetteva agli enti pubblici che erogano servizi di sottoscrivere tra loro contratti di partenariato. Centinaia di migliaia di euro spesi in avvocati da entrambe le parti per l’ostinazione della Regione a volere contraddire se’ stessa non stipulando un accordo di partenariato, con il solo riconoscimento dei costi.

Ebbene la Regione perse la causa europea nel 2020 (una spesa in legali delle parti simile a 1/3 dell’attuale presunto “buco”), ma ancora si ostina a non stipulare tale accordo, con un catenaccio burocratico che risulta difficile superare da parte di una dirigenza spontanea, generosa, ma a volte impreparata dell’associazione.

È l’Italia che non monetizza la socialità

Croce Verde è un ente pubblico e una associazione di volontariato, retaggio di un passato dell’Italia basato sul sacrificio per la collettività, e non sulla monetizzazione della socialità, in cui i volontari (1.500), svolgono gratuitamente e con il medesimo rigore, il lavoro svolto dagli oltre 100 dipendenti.

Quando una stazione appaltante vessa l’appaltatore debole, ha grandi responsabilità verso il suo degrado e fallimento.

I cittadini di Padova e Provincia non immaginano cosa significhi perdere Croce Verde in qualità, umanità e prontezza del servizio.

E non riguarda solo Croce Verde Padova.

Amedeo Levorato, 23 settembre 2023

Immagine di copertina

Ambulanza della Croce Verde davanti alla Basilica del Santo. Sequenza fotografica di Silvano Bretini per Croce Verde Padova.

Testi

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