La scuola deve rimanere competenza esclusiva dello Stato

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Documento del Forum veneto delle Associazioni professionali della Scuola.

La scuola è più di un servizio. Per la sua missione, Piero Calamandrei, uno dei padri costituenti, l’ha definita organo costituzionale (1950).

La citazione di Calamandrei è riproposta in un documento del Forum veneto delle Associazioni professionali della Scuola. Il documento ha un titolo eloquente: “L’istruzione deve rimanere competenza esclusiva dello Stato!” e spiega “le ragioni per cui riteniamo che le norme generali sull’istruzione debbano rimanere competenza esclusiva dello Stato. Le proponiamo all’attenzione dei dirigenti scolastici, dei do­centi e del personale ATA del Veneto”, scrivono i firmatari.

Firmatari sono: Aimc (Associazione italiana maestri cattolici), Andis (Associazione nazionale dirigenti scolastici), Cidi (Centro iniziativa democratica insegnanti), Amdz (Associazione maestri Dino Zanella), Legambiente scuola e formazione, Mce (Movimento di cooperazione educativa), Proteo Fare Sapere, Anfis (Associazione nazionale dei Formatori Insegnanti Supervisori), Adi (Associazione docenti e dirigenti scolastici italiani).

Divari territoriali e disuguaglianze

L’intervento del Forum veneto delle Associazioni professionali della Scuola si inserisce nel confronto politico e culturale attorno all’autonomia differenziata. Il confronto ha particolare attualità in Veneto perché la Regione Veneto ha chiesto il trasfe­rimento dallo Stato di tutte le 23 materie per le quali la Costituzione lo consente, comprese le “norme generali sull’istruzione”.

“Riteniamo sia stato un er­rore inserire questa norma in Costituzione”, lamentano i firmatari: “Anche se prevista dall’art. 116 della Co­stituzione, l’autonomia differenziata non consentirà a tutti i cittadini di fruire di pari opportunità di istruzione, soprattutto per i divari territoriali e le disuguaglianze che caratterizzano il nostro paese”.

Le proposte del Partito Democratico veneto

È una valutazione condivisa in Veneto dal Partito Democratico.

“La scuola, l’energia, le grandi reti di comunicazione stradale e ferroviaria e le banche non possono essere mai trasferite alle Regioni, altrimenti si disintegra l’efficienza del sistema Paese”, è il giudizio di Andrea Martella, senatore e segretario regionale del PD veneto.

Martella ha illustrato nella mattinata di venerdì 7 luglio a Padova il pacchetto di 189 emendamenti “puntuali, concreti e di merito” al disegno di legge del governo sull’autonomia. “non è possibile realizzare l’autonomia su tutte le 23 materie anzi, il Titolo V della Costituzione andrebbe rivisto. Faremmo bene a concentrarci su alcune materie e funzioni utili alle imprese, agli enti locali e ai cittadini”, commenta Andrea Martella.

7 luglio 2023

Il documento del Forum veneto delle Associazioni professionali della Scuola