La commemorazione della storia è anche celebrazione della comunità di Vò

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Festa dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate: nel discorso Tino Bedin anche il ricordo di Duilio Bozzolan

Duilio Bozzolan,
compianto
presidente
dei
Combattenti
di
Vò Euganeo.

Il senatore Tino Bedin ha rappresentato la Federazione provinciale Combattenti e Reduci di Padova alla celebrazione della Festa del 4 Novembre, che la sezione Ancr di Vò Euganeo organizza anche quest’anno. Si è trattato anche di un omaggio al generoso e compianto presidente Duilio Bozzolan, che la comunità ha recentemente accompagnato all’estremo riposo. Non era scontato che si riuscisse a colmare la sua scomparsa, ma i combattenti e reduci di Vò hanno voluto provarci, accompagnati dalla competente dedizione del dottor Giovanni Barbiero e trovando nell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuliano Martini tutto il supporto necessario. Anche gli insegnanti sia delle elementari che della media hanno come sempre collaborato preparando gli alunni ad essere protagonisti nella cerimonia di commemorazione.
La Festa si celebra domenica 3 novembre e comincia con la preghiera di suffragio nella santa messa della comunità: gesto di pietà religiosa. La domenica continua davanti al Monumento ai Caduti: gesto di pietà civile. “Nelle celebrazioni patriottiche la pietà ha spontaneamente la precedenza sui discorsi ufficiali e su altri gesti commemorativi. È un modo per dirci che, alla fine, quello che resta delle guerre sono le croci piantate nel cuore dei sopravvissuti; sono le lapidi e i monumenti piantati nel cuore di ogni comunità. Milioni e milioni di croci; migliaia e migliaia di monumenti e di lapidi”, osserva Tino Bedin.
Il sindaco Giuliano Martini ricorda che la Festa del 4 Novembre – Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate – ci riporta con tutta la sua durezza dentro la guerra. Lo stesso fanno le testimonianze degli alunni e i brani eseguiti dal Gruppo Musicisti di Vò. Anche le bandiere e i labari delle associazioni combattentistiche fanno memoria dell’onore ma anche della tragedia. In quella guerra hanno combattuto fra loro 65 milioni di militari di 30 paesi di tutto il mondo; ogni giorno almeno 6 mila soldati persero la vita; i militari italiani morti furono 651 mila; alla fine, tutti i paesi in guerra piansero quasi 10 milioni di soldati caduti.
Oggi il ruolo dei militari è diverso, ma necessario alla comunità nazionale, sottolinea il senatore Bedin: “Grazie all’impegno delle Forze Armate anno dopo anno questa data del calendario civile italiano da commemorazione del passato diventa sempre più celebrazione dell’attualità e preparazione del futuro che ci attende come comunità. A mantenere vive queste due dimensioni e a rinsaldare il legame tra i cittadini e i loro soldati contribuiscono in particolare le Associazioni combattentistiche e d’arma: quelle che qui a Vò con l’Amministrazione comunale hanno il merito di dare continuità e contenuto alla celebrazione del 4 Novembre”.
Tino Bedin così continua: “È stato, fino a che ha potuto, l’impegno di Duilio Bozzolan, il presidente che la comunità ha accompagnato all’eternità proprio in questa settimana. Nato nell’anno in cui l’Italia entrava nella sua ultima guerra, egli si è portato dietro per tutta la vita i valori che il padre combattente gli ha trasmessi e la consapevolezza della solitudine cui la guerra esponeva mamme e figli. Il suo impegno nell’Associazione combattenti e reduci prima come iscritto e ultimamente per un quinquennio come presidente è stato sicuramente un modo che ringraziare la Provvidenza e la Patria per avergli conservato il papà. A nome della Federazione provinciale Combattenti e Reduci di Padova, che ho qui l’onore di rappresentare, mi unisco al cordoglio dei familiari, dell’Associazione e della comunità per la perdita di Duilio Bozzolan”.
“Ringrazio – conclude il rappresentante della Federazione provinciale – quanti a Vò hanno collaborato a portare a termine, anche a suo nome, questo appuntamento: il sindaco Giuliano Martini e la sua amministrazione, la sezione di Vò dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, gli insegnanti e i loro alunni, l’Associazione Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Nazionale Granatieri e l’Associazione Volontari Italiani del Sangue. Ringrazio i cittadini che hanno contribuito con la loro presenza a non dimenticare i caduti di Vò e a dare il volto contemporaneo all’Unità nazionale, mostrandosi parte di una comunità più grande: quella italiana, e di una comunità pacifica: quella europea”.

DIARIO / DOMENICA 3 NOVEMBRE 2019