Le case di riposo non esauriscono tutte le risposte di assistenza.
Stanno diventando vecchie le persone di una generazione allenata a fare da sola dalla giovinezza in poi.
Alano di Piave (Belluno), 21 agosto 2021
Caro Presidente Bedin,
la lettera di Albino Fiocco e la sua risposta esaltano il ruolo delle case di riposo nell’assistenza agli anziani. Non contesto questa impostazione, ma sono convinta che l’ospitalità fuori casa sia solo uno dei modi per la comunità di stare a fianco degli anziani; anzi dovrebbe essere l’ultimo.
È del resto quello che generalmente scelgono le famiglie e non solo per ragioni economiche. C’è, infatti, una specie di programmazione della vecchiaia, che coinvolge varie età: mi riferisco alla scelta di genitori e figli di vivere “vicini” almeno da una certa età dei genitori in poi. Vicini non significa insieme; vuol dire a portata di auto, se non di bici: ognuno sta a casa propria, fa la sua vita; se serve, si arriva presto.
Le statistiche sugli “anziani soli” non servono assolutamente più a costruire politiche pubbliche o solidarietà comunitarie. Gli anziani vivono soli, ma non sono soli.
Per non essere fraintesa, dico subito che si tratta di una “mutualità domestica” a doppio senso: la vicinanza dei nonni è un bel sostegno per la cura dei nipoti.
A me pare che i servizi collettivi agli anziani dovrebbero sempre più cercare di replicare questo modello di mutualità domestica bidirezionale.
Chiara Tapparo
Commenta Tino Bedin
Proporsi come protagonisti dell’assistenza domiciliare integrata è una delle sfide che le case di riposo per anziani non possono eludere. Non si tratta solo di una scelta gestionale. È soprattutto l’aggiornamento del ruolo sociale che queste istituzioni, in parte pubbliche e in parte comunitarie, hanno cercato di svolgere dalla loro origine e che per restare “sociale” non può che essere specchio della società.
Diventa anziana una generazione che è sempre più istruita, sempre più informatizzata, con pensioni e patrimoni non comparabili a quelli di due o tre generazioni fa. Sono persone allenate a fare da sole dalla giovinezza in poi, quando sono uscite di casa al più presto.
Sono persone capaci di compensare alcune limitazioni fisiche legate all’età proprio con queste risorse sia personali sia economiche. Altre limitazioni hanno bisogno di un… bastone della vecchiaia: ecco la funzione dell’assistenza domiciliare integrata.