Sergio Mattarella lo fa notare al ministro dell’Interno, richiamando la Costituzione.
Anche dall’arcidiocesi di Pisa preoccupazione per le modalità di intervento delle Forze dell’Ordine.
“Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento.”
È la nota dell’ufficio stampa della Presidenza della Repubblica.
Roma, 24 febbraio 2024
Sergio Mattarella
Tutelare la libertà di pensiero
La nota è pubblicata dalla Presidenza della Repubblica con un titolo molto esplicito.
“Mattarella sente il ministro Piantedosi: tutelare la libertà di manifestare il proprio pensiero”.
Sergio Mattarella dà la parola alla Costituzione, non come promemoria ma come imperativo per il ministro dell’Interno come per tutti gli organi della Repubblica.
La netta presa di posizione del Quirinale arriva dopo i metodi usati dalla polizia contro i giovani manifestanti per la Palestina a Pisa e Firenze. Nel corso degli scontri sono sei gli studenti che sono rimasti feriti.
Modalità di contrasto da parte delle Forze dell’ordine e immagini moltiplicate da internet e social hanno creato polemiche politiche, ma soprattutto destato preoccupazione, anche perché non si tratta di modalità isolate.
Proprio da Pisa se ne fa interprete l’arcivescovo mons. Giovanni Paolo Benotto. Anche in questo caso, come nel comunicato della Presidenza della Repubblica, si tratta di un testo ufficiale dell’arcidiocesi
Mons. Giovanni Paolo Benotto
Garantire il confronto democratico
Il Consiglio Pastorale della Arcidiocesi di Pisa riunito seduta ordinaria, esprime profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti questa mattina nel centro della città, che hanno causato il ferimento di alcuni studenti, anche minorenni.
Ritiene che la violenza non sia mai giustificata e in attesa che si faccia luce sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine, auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire il corretto e pacifico confronto democratico, tutelando la sicurezza di tutti, dei giovani in particolare.
Crede che il dialogo pacifico e il ripudio della violenza in tutte le sue forme sia l’unico percorso capace di edificare la nostra casa comune su solide basi.
Riguardo alla tragica situazione in Israele e Palestina, ribadisce la condanna per l’attacco terroristico dell’ottobre scorso e per la strage attualmente in corso nella striscia di Gaza.
Come Chiesa siamo impegnati con Caritas Gerusalemme a sostegno di tutte le persone che subiscono, in Terra Santa, gli orrori della guerra “avventura senza ritorno” (San Giovanni Paolo II).
Uniamo la nostra voce a quella di tutti coloro che chiedono l’immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi.
Facciamo nostre le parole di Papa Francesco che chiede con forza dall’inizio del conflitto che “il popolo palestinese e il popolo di Israele abbiano il diritto di vivere in pace come due popoli fratelli” e accogliamo l’invito alla preghiera che il Papa ha rivolto alla Chiesa perché “le controversie vengano risolte con il dialogo e i negoziati e non con una montagna di morti da entrambe le parti. Per favore, preghiamo per la pace in Terra Santa”.
+ Giovanni Paolo Benotto, Arcivescovo di Pisa.
Pisa, 23 febbraio 2024
In copertina
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Foto: archivio fotografico Presidenza della Repubblica.