C’è un solo Prosecco: lo vota il Parlamento europeo

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Riforma Dop e Igp, Paolo De Castro: finalmente buone notizie per i nostri agricoltori.

Non nominerete il nome Prosecco se non è Prosecco. Il Parlamento europeo ha approvato giovedì 1 giugno il nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp e la scelta è chiara. “Su spinta dei nostri produttori di qualità, abbiamo potuto eliminare quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, o addirittura del Prosek made in Croazia. Abbiamo chiarito una volta per tutte come menzioni tradizionali come Prosek non possano essere registrate, in quanto identiche o evocative di nomi di Dop o Igp.”

Lo spiega il deputato Paolo De Castro, parlamentare del Partito Democratico eletto in Veneto, relatore del provvedimento.

Ora toccherà anche al governo italiano, in sede di Consiglio europeo, sostenere la posizione adottata dall’Europarlamento. “Grazie al voto di oggi, abbiamo la grande possibilità di raggiungere un accordo ambizioso con il Consiglio su un sistema di IG più forte, che possa davvero rispondere alle esigenze dei nostri produttori”, si augura De Castro. Una volta che anche il Consiglio avrà adottato la sua posizione, inizieranno i negoziati con i Paesi EU per raggiungere un accordo sul testo finale della legislazione.

Paolo De Castro commenta così l’approvazione con una maggioranza di oltre il 95% (603 voti a favore, 18 contrari e 8 astenuti) del testo dalla Plenaria dell’Eurocamera, dopo l’unanimità ottenuta in commissione Agricoltura:  “La Plenaria del Parlamento europeo conferma ad ampissima maggioranza le ambizioni della Commissione Agricoltura: un risultato che dimostra come quando si condividono obiettivi sostanziali, lasciando da parte istanze superficiali e di parte, è possibile raggiungere compromessi ambiziosi, nel solo interesse dei nostri agricoltori e produttori.”

 La posizione del Parlamento, rivendica De Castro, “vuole far evolvere un sistema senza eguali nel mondo, capace di generare valore senza bisogno di investire alcun fondo pubblico, rafforzando il ruolo dei consorzi, la protezione di Dop e Igp, e la trasparenza verso i consumatori. In particolare, introduciamo l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto Dop e Igp il nome del produttore e, per i prodotti Igp, l’origine della materia prima.

 I prodotti Dop e Igp beneficeranno di protezione diretta anche online. I domini che abusano del nome di un’Igp dovranno essere automaticamente chiusi o assegnati a un gruppo di produttori che utilizza l’IG in modo legale. A questo scopo, l’Ufficio europeo per la proprietà intellettuale (EUIPO) dovrà sviluppare un sistema di allarme per combattere la contraffazione online delle indicazioni geografiche.

In generale, il ruolo dell’Ufficio europeo della proprietà intellettuale è stato uno dei punti più discussi del regolamento. L’Europarlamento ha preso una posizione anche su questo.  “Con il testo adottato oggi, con cui andremo al negoziato con i ministri già la prossima settimana – spiega Paolo De Castro – chiariamo che l’Euipo dovrà avere un ruolo puramente consultivo e su questioni tecniche, mentre l’interlocutore principale dei produttori resterà la Direzione Generale agricoltura della Commissione Ue, consolidando il legame tra i marchi della qualità europea e lo sviluppo delle aree rurali”.

Questo riferimento diretto alla Commissione – secondo gli europarlamentari – dovrebbe consentire una registrazione delle IG più rapida: la Commissione dovrebbe impiegare al massimo cinque mesi per registrare una nuova IG, mentre le autorità nazionali dovrebbero gestire la maggior parte delle richieste di modifica.

Il relatore del provvedimento spiega anche che “nel caso in cui i prodotti Dop e Igp vengano utilizzati come ingredienti, sarà necessaria un’autorizzazione scritta da parte dei rispettivi consorzi di tutela, a beneficio dei quali proponiamo anche di semplificare le norme per la registrazione e la modifica dei disciplinari di produzione”.

 “Il testo nasce da uno dei pochi, se non l’unico atto legislativo discusso in questa legislatura, a supporto di un settore agricolo e agro-alimentare più competitivo, sostenibile, integrato e in grado di creare valore aggiunto, a beneficio delle nostre aree rurali” conclude Paolo De Castro.

1 giugno 2023

L’attività di Paolo De Castro