Camminare insieme con chi fugge da terrore e miseria

Domenica 21 maggio la Marcia PerugiAssisi della Pace e della Fraternità. La rappresentanza dei veneti

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Quando nel 1961 Aldo Capitini inventò la Marcia da Perugia (sua città natale) ad Assisi, l’obiettivo era quello di mettere in guardia dal ritorno delle logiche di guerra e di denunciare il pericolo nucleare.

A più di 60 anni di distanza, la guerra è tornata in Europa, il rischio di un avvitamento verso l’uso di armi nucleari cresce, le logiche del confronto armato prevalgono ogni giorno di più sulla ricerca di una transizione verso la pace. E le conseguenze sono drammatiche. Per questo Flavio Lotti, coordinatore della Marcia, sottolinea che l’appuntamento di domenica 21 maggio ha “tre luoghi simbolo: l’Ucraina, per tutte le guerre nel mondo; Cutro, per le migrazioni; la Romagna, per la crisi climatica. Perché o cambiamo strada per cambiare il futuro, o saremo travolti”. Saranno travolti soprattutto i giovani, ai quali in particolare la Marcia di quest’anno si rivolge, “per fare pace con loro, per smetterla di ignorarli e di rubare il loro il futuro”, dice ancora Lotti.

La rappresentanza del Veneto

Sono coinvolti gli studenti di 119 scuole e 71 università. Ben rappresentati i giovani veneti: nell’elenco delle adesioni (aggiornato al 16 maggio) compaiono: IIS “G. Valle”, Padova; IIS “Primo Levi”, Badia Polesine (RO); ISISS “G. Verdi”, Valdobbiadene (TV); Istituto Comprensivo “Elisabetta Betty Pierazzo”, Noale (VE); Istituto Comprensivo Ponso (PD); Istituto Comprensivo Silea “Marco Polo” (TV); Istituto Don Bosco, Padova; ITT “G. Marconi”, Padova; Licei “Maria Ausiliatrice”, Padova; Liceo “Amedeo di Savoia Duca d’Aosta”, Padova; Liceo Artistico “A. Modigliani”, Padova; Liceo Classico “Giorgione”, Castelfranco Veneto (TV).

Il Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” e Cattedra Unesco “Diritti Umani, Democrazia e Pace” dell’Università di Padova e Banca Etica sono presenze stabili alla Marcia Perugia-Assisi.

Altre adesioni coinvolgono: i Comuni di Camponogara , Chioggia, Dolo, Mira, Padova, Rubano e Thiene; Associazione di Volontariato Onlus Catarsi al Portico, Dolo (VE); Casa della Fraternità di San Nicolò, Schio (VI); Centro Documentazione Polesano Onlus, Badia Polesine (RO); Ce.Svi.Te.M. Onlus, Mirano (VE); FIOM CGIL Veneto, Montecchio Maggiore (VI); Forum per la Pace di Monticello Conte Otto (VI); Gruppo per la pace, Musile di Piave (VE); Incontro fra i Popoli ONG onlus, Cittadella (PD); Libera associazione per l’ambiente Il Tiglio,Vigasio (VR); Mediterranea Saving Humans, Cerea (VR); Parrocchia Sant’Antonio, Vicenza; Parrocchia Santi Pietro e Paolo, Campagnola di Brugine (PD).

Il significato della partecipazione

Nell’appello alla partecipazione è, tra l’altro, ben individuato il senso di questo camminare insieme.

La pace è ancora possibile. È sempre possibile! Ma non dobbiamo smettere di cercarla, di desiderarla, di costruirla. Per questo ti invitiamo a partecipare alla Marcia PerugiAssisi.

Con il semplice gesto del camminare assieme, segno di solidarietà e vicinanza alla povera gente in fuga dal terrore e dalla miseria, noi possiamo rompere lo “schema della guerra”,  dare voce alle vittime di tutte queste sofferenze, denunciare le mostruosità che si susseguono e i pericoli enormi che incombono, difendere i valori e le carte fondamentali su cui sono cresciuti il nostro benessere e le nostre istituzioni democratiche, lottare per l’attuazione della nostra Costituzione e del Diritto Internazionale dei Diritti Umani, rinnovare i nostri legami di solidarietà e fratellanza universale, dare un corpo nuovo alla domanda di cambiamento, trasformare il futuro.