Ritornammo liberi assieme ai militari internati

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Dino Scantamburlo ha raccolto
diari e lettere degli IMI di Camposampiero

Sabato 26 aprile la presentazione del nuovo libro

Dino Scantamburlo continua a tessere la “grande” storia con la vita delle persone di Camposampiero. Il suo nuovo libro, Ritornammo liberi, è un capitolo della Resistenza italiana, quella delle centinaia di migliaia di militari del Regio Esercito che dopo l’8 settembre del 1943 restarono fedeli al giuramento che avevano fatto e si rifiutarono di prendere ordini dai tedeschi e dai repubblichini di Salò. Molti pagarono con la vita; in gran parte furono fatti prigionieri e portati in Germania.

Storie di Internati Militari Italiani (IMI) nei lager nazisti, 1943-1945 è infatti il sottotitolo della ricerca storica con la quale Dino Scantamburlo pone loro alcune domande e dà loro la parola attraverso la lettura di quattro Diari e di alcune lettere. I diari di guerra inediti sono quelli scritti da Romeo Gallo, Lodovico Scantamburlo, Bonaventura Tentori e Rino Tentori; le lettere sono quelle spedite ai familiari da Tiziano Bellini e Giovanni Scattolin. Tutti e sei questi militari di Camposampiero hanno subito l’internamento nazista.

Libro e omaggio ai militari morti nei lager

Complessivamente furono 177 gli IMI di Camposampiero ai quali Dino Scantamburlo tributa uno specifico omaggio in Ritornammo liberi. Dodici di questi militari internati non ce la fecero a sopportare le privazioni del lager e vi morirono. E proprio la consegna da parte dell’amministrazione comunale di un riconoscimento ai familiari degli IMI di Camposampiero caduti nei lager nazisti conclude sabato 26 aprile la presentazione del nuovo libro di Scantamburlo, edito da Mediagraf.

L’appuntamento è alle ore 17 in Sala Filarmonica. Assieme all’autore aiutano ad entrare nelle Storie di Internati Militari Italiani (IMI) nei lager nazisti, 1943-1945 le letture di Andrea Bordin e il coordinamento di Carlo Toniato.

Il libro sarà disponibile in Sala Filarmonica. Anche in questo caso, confermando un’attenzione costante di Dino Scantamburlo, il volume non si ferma a Camposampiero. Esso è destinato dall’autore a sostegno del progetto “Da capanne a casette in muratura” per famiglie della Missione di Marracuene a Maputo, in Mozambico.

L’impegno civico per l’80° della Liberazione

La presentazione del libro Ritornammo liberi, sabato 26 aprile, conclude a Camposampiero le celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La Città di Camposampiero le ha promosse in collaborazione con Istituto comprensivo Parini, Consiglio comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, Associazione Parini, Anpi Camposampiero, Assoarma, Libreria Costeniero: una rete rappresentativa delle varie componenti della società civile per celebrare in modo adeguato e condiviso la ricorrenza con iniziative culturali e istituzionali.

“Un anniversario così importante – spiega il sindaco di Camposampiero, Katia Maccarrone – non può trascorrere senza che vi sia una riflessione profonda sul significato dell’esperienza resistenziale nelle sue varie forme, sulla lotta per la riconquista della democrazia, sull’attualità di vicende che furono fondanti per la Repubblica Italiana e ispiratrici per la nostra Costituzione”.

Da parte sua, l’assessore alla cultura Lorenza Baggio è convinta che “il coinvolgimento della scuola assume un carattere rilevante, come pure la trattazione della Resistenza in ambito sia locale che nazionale e l’approfondimento sugli IMI, troppo spessi dimenticati dalla storia ufficiale, che pure fornirono alla lotta di Liberazione un contributo personale altissimo”.

DIARIO DI COMUNITÀ / SABATO 26 APRILE 2025

In copertina

Il professor Dino Scantamburlo, che è stato sindaco di Camposampiero e deputato dell’Alta Padovana. Foto di Katia Maccarone.

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In time of ancient gods, warlords and kings, a land in turmoil cried out for a hero. She was Xena, a mighty princess forged in the heat of battle. The power. The passion.