• Al giovedì mattina nel Centro parrocchiale di Mejaniga

• Un servizio gratuito in particolare per le liste di attesa •
Lo “Sportello Diritto alle Cure” sarà attivo anche a Cadoneghe. Avrà sede nel Centro parrocchiale di Mejaniga, in via Giulio Zanon 3, e sarà aperto al giovedì mattina dalle ore 9.30 alle 11.30. Il servizio è gratuito ed è svolto dai volontari del Comitato “Cadoneghe Diritto alla Sanità pubblica”, che fa riferimento al Coordinamento Veneto Sanità Pubblica (CoVeSaP).
La presentazione del nuovo servizio si tiene giovedì 26 giugno alle ore 20.45 nel Centro parrocchiale di Mejaniga.
Comitati veneti per la difesa della sanità pubblica
Dal rapporto presentato il 27 maggio scorso nella sede del Consiglio regionale veneto da CoVeSap, risulta che i Comitati veneti per la difesa della sanità pubblica hanno aperto in Veneto 51 Sportelli (28 a Verona, 11 a Venezia, 4 a Treviso, 3 a Vicenza e altrettanti a Padova, uno a Belluno e uno a Rovigo) per assicurare il diritto alle cure, coinvolgendo 208 volontari. Lo Sportello di Cadoneghe si aggiunge a questa rete.
Questi sportelli hanno il duplice obiettivo – è stato spiegato nella presentazione – di informare i cittadini sui propri diritti, aiutandoli ad ottenere prestazioni sanitarie in tempi corretti, e di approfondire la conoscenza del problema delle liste di attesa, stimolando Ulss e Regione a trovare soluzioni. CoVeSap ha elaborato una metodologia di lavoro, che ogni comitato ha poi adattato alla propria peculiare realtà: occuparsi di prestazioni diagnostiche ambulatoriali; presentare istanze alle Ulss usando la stessa modulistica; supportare i cittadini fino all’ottenimento della prestazione richiesta.
Statistiche ed esperienza quotidiana
Uno dei problemi maggiormente riscontrati – si ricava dal rapporto CoVeSap – è il cosiddetto “pre-appuntamento” o “galleggiamento”: una pratica che prolunga l’attesa senza fornire una data certa, costringendo molti a rivolgersi al privato o, peggio, a rinunciare alla cura.
Alla base di questa pratica ci sono anche le entusiastiche statistiche sulle liste di attesa presentate una decina di giorni fa da Zaia e dalla sua assessore alla Sanità Lanzarin.
Raccontano Zaia e Lanzarin che il soddisfacimento delle liste d’attesa nel Veneto viaggia tra il 93 e il 100 per cento.
“Si parla di azzeramento delle liste d’attesa, ma il trucco c’è: non vengono conteggiate le richieste a cui non viene data risposta perché le liste sono già chiuse. Così il problema scompare dai numeri ufficiali, ma resta nella realtà dei cittadini”, ha commentato a consigliera regionale del Partito Democratico Anna Maria Bigon, vicepresidente della commissione consiliare Sanità e Sociale.
Se il Cup non accetta la prenotazione
“I dati – aggiunge Bigon – dimostrano altro: il 7 per cento dei veneti rinuncia alle cure e milioni di prestazioni non vengono erogate. Nessuna risposta anche sulle visite di controllo, indispensabili per i pazienti cronici e oncologici”.
“Ci sono due narrazioni — ha commentato da parte sua Salvatore Lihard, portavoce del CoVeSap — quella trionfalistica di una sanità che funziona alla grande e quella che rivela la realtà quotidiana: persone che, se sono fortunate, si sentono dare l’appuntamento per una visita, e soprattutto per una Tac o una Risonanza, a distanza di 6-12 mesi. Se invece sono sfortunate si sentono dire al telefono che non ci sono date per fissare l’appuntamento, quindi devono richiamare. Tante volte”.
Nei 51 sportelli attivi il CoVeSap ha preso in esame 2146 ricorsi alle Ulss (di altri mille si attende l’esito) presentati tra il maggio 2024 e l’aprile 2025. Oltre un quarto dei ricorsi (il 28 per cento) si riferisce alla mancata accettazione della domanda di prenotazione inoltrata dall’utente al Cup.
“Significa che diversi Cup non accolgono la richiesta del paziente, ma lo invitano a richiamare, anche più volte, non rispettando la legge che vieta le agende chiuse”, ha puntualizzato Ornella Zaltron durante la presentazione del rapporto CoVeSap.
Cosa si trova allo Sportello
Lo “Sportello Diritto alle Cure” di Cadoneghe si presenta, dunque, come un servizio gratuito e di utilità sociale per i cittadini nell’accesso alla sanità pubblica. In particolare, offre aiuto pratico nel caso di lunghe liste d’attesa e quindi supporto per ottenere cure e prestazioni in tempi utili. I volontari presteranno assistenza anche per orientarsi nel sistema sanitario pubblico.
Nell’orario di apertura è possibile ottenere assistenza anche telefonica al numero 389 1021 914; mentre il recapito di posta elettronica è comitatocadoneghe@gmail.com.
DIARIO DI COMUNITÀ / GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2025
In copertina
La locandina di invito alla presentazione dello Sportello.